Foto: Danijel Ferić e Antonella Degrassi
Foto: Danijel Ferić e Antonella Degrassi


Il ballottaggio per la funzione di governatore della Regione istriana, domenica 30 maggio vedrà a confronto il dietino Boris Miletić con vice Tulio Demetlika e il socialdemocratico Danijel Ferić con vice la connazionale Antonella Degrassi. Abbiamo incontrato i candidati SDP a Buie dove, vista la vicinanza del confine croato - sloveno e le polemiche legate alle lunghe attese per i frontalieri all’unico valico transitabile in questo momento, la prima domanda non poteva essere diversa da questa : se eletti ,che cosa pensate di fare e come giudicate la petizione lanciata dalla deputata socialdemocratica slovena Meira Hot?

“L’idea mi piace e brava la socialdemocratica di Pirano” afferma Danijel Ferić rilevando che per le persone che vivono nell’area di frontiera andrebbe adottato un approccio selettivo sia inerente al passaggio quotidiano dei valichi sia per altre questioni che determinano la vita in un territorio specifico come quello dell’ alta Istria. Territorio che la sua vice, l’umaghese Antonella Degrassi conosce molto bene. “Il transito per i frontalieri ma anche per tutti gli abitanti dell’area deve trovare una soluzione adeguata “ dice condividendo la constatazione che quella tra il fiume Quieto ed il fiume Dragogna sembra quasi un’ Istria dimenticata dai centri del potere regionale. “Ho accettato la candidatura a vice-zupana, per dar voce ad un territorio che sia nel settore della sanità, delle scuole sembra rimanere fuori dai circuiti istituzionali” aggiunge la Degrassi.

“Un’Istria più giusta, più equa che dia pari opportunità a tutti e non solo a quelli che hanno la tessera del partito al potere ovvero della DDI” afferma invece Ferić che respinge fermamente le osservazioni sui vantaggi dei tesserati SDP li dove la formazione è al potere. “ I risultati che abbiamo registrato al primo turno contestano quest’affermazione” dice ricordando i due seggi in più ottenuti al Consiglio regionale e poi la vittoria di Umago, Visinada, la sconfitta dietina in località come Dignano ma anche altre municipalità dove - domenica- si torna a votare come Pola, Pinguente e Verteneglio. “Siamo soddisfatti di com’è andata e siamo orgogliosi di essere una formazione che rispetta la parità di genere e la componete autoctona italiana” sostiene Ferić che sulle lamentele sentite anche in questi giorni dalla componente italiana rileva: “L’Istria è una Regione multietnica e bilingue perciò le regole vanno rispettate; io provengo da Pola dove -purtroppo- il bilinguismo è applicato solo sulla carta perciò pur consapevole che Pola non è Rovigno o Umago sono altresì convinto che le norme vigenti vanno applicate.”.

“La democrazia costa, ma se vogliamo tutelare la nostra specificità e i valori di una società civile e democratica che rispetta le leggi dobbiamo essere pronti a pagare il prezzo” aggiunge ancora il candidato socialdemocratico ricordando il suo impegno- quand’ era direttore delle Poste istriane- e quello del deputato CNI Furio Radin, nell’ introduzione del bilinguismo negli uffici postali della penisola.

Richiesto un commento sui flop storici dei socialdemocratici nei confronti dei diritti minoritari: dallo statuto istriano al diritto al doppio voto e fino alle opposizioni recenti come quella relativa ai seggi specifici nell’ elezione dei Comitati locali osteggiata dalla sezione buiese del SDP Danijel Ferić sostiene di non ricordare quest’ ultima situazione mentre su quelle del passato afferma: “Sono un politico di nuova generazione, i tempi cambiano le persone pure”.

Di Lionella Pausin Acquavita