"Mio papà faceva il presepe per le sue nipoti, dato che aveva un fratello più vecchio di lui. Faceva il falegname e aveva proprio questa volontà di fare qualcosa, allora con largo anticipo si preparava per farlo, avevamo la casetta in legno che era coperta con della carta, che una volta si comprava a Trieste, per renderla simile ad una grotta e dentro questa casetta c'erano Giuseppe, Maria, Gesù bambino e anche l'asinello e la mucca. Poi in lontananza mettevamo i Re Magi che avevano anche il cammello, e mi ricordo che ogni giorno li mettevamo un po’ più vicino. A Pirano non c’era il muschio, quindi andavamo a raccoglierlo a Fiesso, dove c’è il laghetto, e lì ce n’era molto vista l’umidità, così la raccoglievamo per metterlo sul presepe. Me lo ricordo ancora, e oggi che ho 75 anni ho la stessa casetta e le stesse statuine. Ricordo anche che con l’ovatta si facevano dei batuffoli che si mettevano sull’albero come se fosse neve, adesso non lo faccio più, ma un tempo li usavamo sempre. Il presepio penso che quasi tutte le case l’avessero in quanto era una tradizione importante, soprattutto nelle case dove c’erano i bambini."
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