In vista delle elezioni amministrative in Croazia previste il 16 maggio prossimo, ha presentato la propria candidatura alla carica di vicepresidente della Regione Istriana per la Comunità Nazionale Italiana, Jessica Acquavita che sta per concludere il suo mandato di vicesindaco di Buie. Jessica ha esordito - "E' stata una scelta, una sfida che ho accettato in maniera molto, molto ponderata. Nel senso, ci è voluto un po' di riflessione, un po' tanta riflessione, per decidere di mettermi in gioco per questo ruolo che richiede veramente tanta responsabilità e tanto impegno. Nel frattempo, ci sono stati tutta una serie di incontri, discussioni con i rappresentanti della nostra Comunità Nazionale Italiana sul territorio e, alla fine, ho deciso di candidarmi".
Nell' annuncio della sua candidatura ha scritto: dialogo, responsabilità e impegno per contribuire allo sviluppo della nostra comunità nazionale e soprattutto per ribadire che tutti insieme - duti 'nsembro - tuti insieme 'noi CI siamo'. "Credo che, 'dialogo' sia una delle parole chiave. Dialogo, nel senso di comunicazione, di coordinamento tra le varie istituzioni della CNI. 'Tutti insieme', ribadisce l’idea di dialogo, impegno, responsabilità e credo che questo tutti quanti i rappresentanti della nostra Comunità Nazionale Italiana lo abbiamo dimostrato in questi anni. E poi CI, scritto in lettere maiuscole, per ribadire che la nostra presenza sul territorio è forte, c’è da sempre. Dobbiamo semplicemente farci sentire, farci valere ancora di più.
Jessica Acquavita ha maturato una certa esperienza dopo un mandato in qualità di vicesindaco della città di Buie, che certamente le servirà dovesse essere eletta vicepresidente della Regione Istriana per la CNI. "Certamente, sono stati quattro anni importanti per quel che riguarda la mia esperienza. Sono cresciuta nell'ambito della CNI e in questi quattro anni ho avuto modo anche di viverla dal punto di vista politico. Le sfide ci sono, ci sono sempre state; si è fatto tanto in questi anni e c’è sempre, ovviamente, da fare e questo sarà il mio impegno".
La Regione Istriana è una comunità multietnica, multiculturale e plurilingue. A livello teorico tutto funziona, nella realtà l'italiano nei vari Comuni bilingui latita. I diritti ci sono, sanciti dagli Statuti delle municipalità, delle Città nonché dalla stessa Regione. Spetta però alla Comunità nazionale italiana autoctona usarli senza remore, e dovrebbero essere i politici i primi a dare il buon esempio. Jessica Acquavita condivide e aggiunge - "Ecco che ritorniamo a quello che è forse lo slogan che ho scelto 'noi CI siamo' è anche uno sprono per tutti quanti i connazionali, a fasi sentire, a ribadire la presenza sul territorio e ovviamente anche a usare e far propri tutti i diritti che sono nostri. Ripeto tanto si è fatto in questi anni e ancora tanto lavoro resta da fare".
Facciamo notare che nella penisola istriana manca il bilinguismo nella pubblica amministrazione delle città e delle municipalità bilingui, e Jessica Acquavita, candidata alla vicepresidenza della Regione Istriana per la Comunità Nazionale Italiana, precisa - "Certamente quello del bilinguismo è un tasto dolente per alcune realtà, per altre meno. In Istria ci sono delle condizioni diverse nei vari Comuni e nella città, proprio condizioni tecnico pratiche. C’è chi ha una persona addetta alla traduzione, chi magari no, e chi magari fa finta di non sentire, di non sapere che, bisognerebbe tradurre i documenti e tutta la documentazione anche per i connazionali. Su questo punto c’è sicuramente tanto da fare".
Corrado Cimador