
In vista delle elezioni amministrative in Croazia, previste per il prossimo 18 maggio, Jessica Acquavita ha annunciato la sua ricandidatura alla carica di vicepresidente della Regione Istriana per la Comunità Nazionale Italiana. Durante il suo precedente mandato di quattro anni, sono stati raggiunti risultati significativi per la nostra comunità, ma molto resta ancora da fare. L'esperienza acquisita in questo periodo rappresenta un valore fondamentale, e Jessica spera che il sostegno dei connazionali continui a supportare un'attività politica mirata a tutelare i diritti della Comunità Italiana, a valorizzare la lingua, la cultura e l'identità, nonché a rafforzare la visibilità della componente autoctona.
Così Jessica: "Quattro anni di esperienza sono stati fondamentali per comprendere il funzionamento di determinati procedimenti e procedure, anche in ambito politico, e credo che questa esperienza sarà preziosa per lavorare nei prossimi quattro anni in maniera più spedita, sempre con l'obiettivo, ovviamente, di tutelare la nostra Comunità Italiana, componente autoctona dell'identità istriana, tenendo sempre in mente l'importanza del dialogo e della sinergia con tutte le cariche presenti sul territorio che fanno da portavoce alla nostra comunità nazionale italiana. Dunque, spero di poter riavere ancora una volta la fiducia degli elettori per dimostrare e continuare a dimostrare che noi ci siamo".
Nel presentare la sua ricandidatura ha dichiarato: "Dialogo, responsabilità e impegno per contribuire allo sviluppo della nostra comunità nazionale", sintetizzando il tutto nel motto: "Noi ci siamo… avanti insieme!". Acquavita ha aggiunto: "Il dialogo tra tutti gli attori, diciamo così, politici della nostra comunità nazionale italiana, è fondamentale. Sono convinta che la sinergia sia cruciale per ottenere risultati concreti per la nostra Comunità. In questi quattro anni abbiamo fatto molto, ma c'è ancora tanto da fare, soprattutto per quanto riguarda la promozione della lingua italiana, la sensibilizzazione sulla questione del bilinguismo, ma anche per l'autonomia delle nostre Istituzioni e per la visibilità della componente italiana sul territorio. Dunque, non ci resta che rimboccarci le maniche e lavorare insieme".
Jessica Acquavita vanta una solida esperienza politica, che l'ha vista prima nel ruolo di vicesindaco della città di Buie e successivamente come vicepresidente della Regione Istriana per la Comunità Nazionale Italiana. La sua valutazione sul lavoro svolto è la seguente: "L'importanza di questo mandato la troverei sintetizzata in una parola: dialogo. Ho fortemente voluto e lavorato per instaurare una collaborazione solida con le nostre Istituzioni, con l'Unione Italiana in primis, ma anche con il Consiglio della Minoranza Italiana e il Consiglio Regionale per la nostra minoranza in Istria, così come con i vicesindaci, con i quali abbiamo organizzato diverse riunioni di coordinamento. Gli obiettivi che dobbiamo raggiungere sono comuni a tutti, indipendentemente dalle posizioni contrapposte su alcune questioni. Ma il dialogo è fondamentale, e gli obiettivi da raggiungere sono condivisi. Credo che siamo riusciti a lavorare in sinergia e a ottenere risultati concreti, come la promozione del bilinguismo e l'introduzione della segnaletica bilingue. Proprio oggi, abbiamo firmato un accordo con le città per l'acquisizione di Trados, un software che aiuterà i nostri traduttori nelle città bilingui. Abbiamo fatto molto, ma non bisogna dormire sugli allori: c'è ancora tanto da fare".
Jessica Acquavita ha concluso con un appello: "L'appello più importante è quello ai nostri elettori, affinché ricordino il diritto al doppio voto. Le elezioni amministrative ci danno il diritto di esprimere il nostro voto per i rappresentanti della nostra comunità. È fondamentale richiedere le schede elettorali specifiche, anche se si intende votare contro un candidato, perché solo così possiamo far sentire la nostra presenza sul territorio. Inoltre, ricordiamoci di verificare nei registri anagrafici il nostro stato se siamo registrati come italiani, per non perdere il nostro diritto di partecipare".
Corrado Cimador