Dopo aver chiuso le scuole per prima in Croazia, l'Istria ha deciso un altro giro di vite nei provvedimenti per combattere l'emergenza coronavirus. Come reso noto dal comandante della Protezione civile Dino Kozlevac scatta la chiusura della durata di un mese di bar e ristoranti, continueranno comunque a funzionare la consegna a domicilio e la mensa popolare, però osservando un regime di massima sicurezza. Chiusura anche per gli esercizi e locali a diretto contatto con le persone, come saloni del parrucchiere, barbieri e centri per il benessere. I centri commerciali potranno rimanere aperti al massimo fino alle 18.00 e così pure i distributori di carburante, rispettando però severe misure cautelative. Vale a dire l'ingresso contingentato delle persone onde evitare l'assembramento e la collocazione alla cassa di contrassegni per il rispetto della distanza tra i clienti di almeno un metro. Inoltre, la direzione dei centri dovrà aprire un numero quanto maggiore di casse al fine dell'uscita delle persone in tempi quanto più rapidi. Stesse disposizioni anche per i piccoli negozi di alimentari. Infine, Dino Kozlevac ha rinnovato l'appello alle persone in isolamento domiciliare a non uscire di casa pena pesanti sanzioni pecuniarie e anche il carcere. Intanto il numero dei contagiati per il momento è fermo a 6.
Valmer Cusma