Istituita in ricordo delle Decisioni di Pisino del 25 settembre 1943, quando fu proclamata l'annessione dell'Istria all'ex Jugoslavia, la Giornata della Regione Istriana è ormai da 26 anni occasione per fare il punto della situazione e ricordare gli eventi che hanno caratterizzato la vita politica, sociale ed economica nella penisola. Per lo zuppano, Fabrizio Radin, ancora prioritaria la ricerca di una soluzione per lo Scoglio Olivi: "Non abbiamo perso la fiducia e nonostante tutto crediamo che esista un'alternativa alla definitiva liquidazione del cantiere polese", ha detto Radin che ha ricordato pure le difficoltà legate al Centro regionale per la gestione dei rifiuti di Castion che per il malfunzionamento è nuovamente al centro della cronaca. Tra le sfide del futuro, il presidente della Giunta istriana ha ricordato il passaggio dell'Ufficio dell'amministrazione statale sotto ingerenza regionale: "Questo eleverà il grado di funzionalità e garantirà maggior efficienza per i cittadini ma d'altro canto metterà a dura prova le casse della Regione perché la decentralizzazione dei doveri stabilita dallo Stato non è stata accompagnata dal necessario decentramento delle finanze", ha detto ancora Fabrizio Radin.
Incentrato sui valori dell'antifascismo l'intervento del presidente dell'Assemblea, Valter Drandić, secondo il quale "antifascismo è sinonimo di liberta, diritti e onestà, principi importanti per il nostro presente”, mentre il ministro al Turismo, Gari Cappelli, ha dichiarato che l'Istria ha dimostrato coraggio nel 1943 ma pure nel 1991 vista la partecipazione di tanti istriani nella Guerra patriottica e nella creazione di una Croazia libera e indipendente.
(lpa)