Il Consiglio Comunale di Isola ha dato luce verde praticamente all’unanimità alla nomina dei quattro comitati, compreso il sottocomitato per l’autonomia locale e la toponomastica e alle cinque commissioni; quella per le questioni della nazionalità italiana verrà composta da Marko Gregorič, Agnese Babič, Daniela Zaro, Diana Peloza, Anton Baloh, e Dragan Sinožič. Tra le varie, Romina Kralj durante la seduta ha posto all’attenzione la problematica dell’assenteismo da parte dei rappresentanti alle varie riunioni dei consigli degli enti pubblici; il sindaco Milan Bogatič di Svoboda-Libertà ha detto che i club dei consiglieri in questi casi hanno l’obbligo di sostituire il nominativo che non partecipa alle riunioni inquanto è di fondamentale importanza che questi partecipi consapevolmente e in rappresentanza del Comune. Ma a tenere banco pure a Isola è la nomina del vicesindaco della Comunità nazionale italiana, il sindaco Milan Bogatič non ha voluto sbilanciarsi dicendoci che attende che il nominativo venga individuato dalle preposte organizzazioni minoritarie. “Io ho parlato con entrambi i consiglieri comunali della minoranza e questi mi hanno spiegato che stanno attendendo la conclusione di determinati procedimenti in seno alla Can, io ho sottoscritto un invito indirizzato alla Can e mi attendo che mi verrà proposto un nominativo. Io rispetterò la decisone presa dalla Comunità nazionale italiana” ci ha spiegato Bogatič.
A proposito Marko Gregorič consigliere al seggio specifico ci ha detto che a livello della Can isolana si sta ancora discutendo “stiamo cercando di trovare la formula che garantirà maggiori garanzie alla comunità, non è una questione di nomi e cognomi, di nominativi, ma di coordinarsi per fare il meglio per i nostri concittadini, connazionali e per il nostro comune”.
In corsa alla carica di vicesindaco vi è pure Agnese Babič, la candidata al seggio specifico che ha preso il maggior numero di voti “ Io comunque mi sento la vincitrice morale, ci sono dei giochi politici e Marko Gregorič è il candidato dell’attuale dirigenza della Can. Quindi spetta a loro capire se seguono il loro candidato sebbene è quello che ha preso meno voti rispetto a me o se invece decidono di ascoltare la volontà espressa dal popolo”.
Dionizij Botter