Una produzione decisamente al di sotto della media, quella di quest’anno nelle saline di Sicciole dove le abbondanti precipitazioni hanno danneggiato le coltivazioni. Uno scenario totalmente diverso rispetto a quello dell’altro anno quando la produzione, a causa del caldo e della siccità, era stata eccezionale. Le precipitazioni, hanno spiegato gli esperti delle saline alla agenzia di stampa STA, non influiscono direttamente sul raccolto, ma determinano la consistenza della base nelle pozze di cristallizzazione e il processo di produzione, che a sua volta ha un effetto negativo sulla quantità prodotta di sale da tavola.
26 le saline attive, di cui attualmente ne vengono utilizzate 21 per la produzione, che sino ad ora è stata di circa 250 tonnellate di sale e quattro tonnellate di fior di sale. Si spera di rimediare con settimane più assolate nella restante parte dell’estate.
Attualmente è in corso il risanamento del muro sulla sponda sinistra del Canale di San Bortolo con l'obiettivo di proteggere le saline dalle piene. Previsti anche lavori sulle vasche e sugli argini al fine di garantire una produzione sempre più di qualità.
Ormai endemico il problema della mancanza di lavoratori disposti a cimentarsi nella professione del salinaio, considerata forse troppo faticosa e poco remunerativa. In realtà si tratta di un lavoro a tempo pieno che occupa il personale tutto l’anno, con un maggiore impegno logicamente nel periodo estivo, per il quale viene garantita la formazione in loco e uno stipendio adeguato, fanno sapere dalle saline, speranzosi di trovare lavoratori e lavoratrici che intendano impegnarsi in un’attività antica, mantenendo così in vita una professione e difendendo un paesaggio e un prodotto per i quali Pirano è conosciuta dentro e fuori i confini nazionali.
Barbara Costamagna