La nomina dei due nuovi ministri giunge in una fase delicata per gli equilibri della maggioranza e sposta leggermente nell’ago della bilancia verso il partito di Matteo Salvini.
Il posto, vacante da mesi al ministero per i rapporti con l’Unione europea, dopo il passaggio di Paolo Savona alla Consob, sarà infatti assunto dal responsabile del dicastero della famiglia Lorenzo Fontana, vicesegretario del partito, molto vicino a Salvini, fervente cattolico, organizzatore del Congresso mondiale delle famiglie a Verona.
La conferma è giunta nel pomeriggio dallo stesso premier Giuseppe Conte, accanto alla nomina al ministero della famiglia di un’altra salviniana doc, la deputata e vicensindaco di Como Alessandra Locatelli, 42 anni, laureata in sociologia, leghista della prima ora.
"Si tratta – ha chiarito lo stesso Premier Conte - di uno spostamento con l'acquisizione di un nuovo ministro nella compagine governativa di cui completiamo l'assetto, e potremo così – ha aggiunto - proseguire l'attività di governo".
Fontana andrà a ricoprire un ruolo chiave per il governo in un momento non facile per i rapporti fra Roma e Bruxelles, con la legge di bilancio da costruire alla luce delle promesse fatte alla Commissione per evitare la procedura d’infrazione, e il rinnovo dei vertici europei. “Ci sarà da fare un dialogo profondo - ha detto Fontana - con tutti i paesi per capire quale sarà la maggioranza, la cosa giusta da fare da parte di chi governerà è ascoltare".
Le nomine giungono proprio nel corso di un confronto non sempre sereno fra Lega e 5 Stelle, in particolare sulla gestione dei migranti, le divisioni sull’autonomia delle regioni, ma anche sul taglio delle tasse chiesto da Salvini, a partire dalle imposte sul lavoro e soprattutto la Flat Tax. Su questi temi s’innesta poi anche il progetto di una nuova pace fiscale, chiesta dalla Lega, ma per ora esclusa dai 5 stelle, contrari a ogni forma di condono fiscale.
Alessandro Martegani