Foto: Radio Capodistria
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Sarà l'opportunità di fare o meno ricorso al deficit il primo terreno di confronto fra le due forze che compongono la maggioranza in Italia.
Fra i primi impegni del nuovo governo c'è infatti la scadenza delle leggi di bilancio e del documento di economia e finanza, e al momento le idee di Lega e Movimento 5 Stelle non sembrano andare nella stessa direzione.
In campagna elettorale Matteo Salvini non aveva mai fatto mistero di considerare il tetto del deficit fissato dall'Unione europea poco più di un consiglio, non escludendo di sforarlo per finanziare gli investimenti; una posizione condivisa anche da parte del Movimento 5 stelle, che però ora sembra essere diventato più prudente.
Un richiamo su questo punto è giunto dal ministro dell'economia, Giovanni Tria, che martedì mattina si confronterà proprio su questi temi con il premier Conte e il ministro Luigi di Maio. La priorità è la sterilizzazione degli aumenti Iva, ma il governo punta anche ad aprire una trattativa con Bruxelles per ottenere il maggior deficit per finanziare la manovra d'autunno.
Le cifre sono però molto diverse: l'impegno del precedente governo era tenere il deficit sotto lo 0,8 per cento nel 2019, un cifra ben lontana dal 2,9 a cui punta Salvini, che dovrà però trattare anche con i 5 Stelle che invece non vorrebbero strappi con la Commissione. Bruxelles potrebbe esser disposta a concedere mezzo punto in più, ma solo a fronte di una manovra che preveda misure per la riduzione del debito.
Si tratta di un rebus non facile per il ministro Tria, mentre 5 Stelle e Lega starebbero anche pensando di sostituire il ragioniere generale dello Stato Daniele Franco, che ha il compito di vidimare tutte le leggi di spesa, una mossa che fra l'altro potrebbe innescare un altro scontro con il Quirinale.
E se sui conti il confronto è aperto, l'accordo sembra invece più vicino su altri temi, come ad esempio la legittima difesa, cavallo di battaglia della Lega: anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha annunciato una revisione della normativa che ampli le possibilità di autodifesa dei cittadini.