Trump avrebbe dovuto visitare la Danimarca, su invito della regina Margrethe II, il prossimo 2 e 3 settembre ed avrebbe anche dovuto incontrare Mette Frederiksen, la premier danese. Secondo il Wall Street Journal, il presidente statunitense era interessato alla Groenlandia, per le risorse naturale e la posizione geopolitica dell'isola. La Danimarca, di cui come noto la Groenlandia fa parte, sebbene come territorio autonomo, ha subito risposto che l'isola artica non è in vendita.
Il diniego avrebbe offeso Trump, che dopo il secco no alla sua proposta ha deciso di cancellare la visita già programmata.
"Visti i commenti del primo ministro Mette Frederiksen, che ha detto di non essere interessata, rinvierò il nostro incontro previsto tra due settimane ad un'altra volta", ha scritto il presidente USA, incurante del rischio di provocare una crisi diplomatica.
La premier danese aveva definito l'idea di Trump "assurda", aggiungendo che "la Groenlandia non è danese. La Groenlandia è groenlandese. "Spero che tutto ciò non sia qualcosa che venga davvero preso sul serio", ha inoltre affermato Frederiksen. A quel punto il presidente americano ha ringraziato Frederiksen per la sua franchezza ed ha scritto su Tweeter che organizzerà il suo viaggio in Danimarca in un secondo momento.
Una situazione politica che appare incredibile, che vede protagonista la grande isola tra l'oceano Atlantico e l'oceano Artico, perlopiù ricoperta da ghiaccio, in cui gli effetti del riscaldamento globale sono evidenti. Secondo alcuni studi, infatti, lo scioglimento dei ghiacci, che portano all'innalzamento del livello dei mari, si è moltiplicato di quattro volte fra il 2003 e il 2013.
Davide Fifaco