Uno yacht da 650 mila dollari, ma su cui nessuno potrà mai salire, perlomeno nel mondo reale. Non è la trama di un film di fantascienza, ma uno scenario che si avvicina sempre di più alla realtà: sembra essere ormai dietro l’angolo, infatti, la realizzazione di mondi completamente virtuali, in cui sarà possibile sviluppare una vita parallela.
Una realtà che assomiglia molto al film di Steven Spielberg “Ready Player One”, adattamento cinematografico del romanzo “Player One” pubblicato nel 2010 e scritto da Ernest Cline, in cui tutti avevano una sorta di doppia vita, quella nel mondo fisico, e quella, molto più avventurosa e coinvolgente, nel mondo virtuale denominato “Oasis”.
Il film era uscito nel 2018, ma guardando indietro proprio quello scenario sembra essere sempre più reale, e a testimoniarlo è la notizia che ha fatto rapidamente il giro del mondo: un ignoto investitore ha infatti speso 149 Ethereum, una criptovaluta, pari ad un valore di 650mila dollari, per acquistare il “Metaflower Super Mega Yacht”, una barca da sogno, a quattro piani, con una cabina per dj, due eliporti, varie aree lounge, una pista da ballo ed una vasca idromassaggio, che però non è reale, e navigherà solo all'interno del mondo virtuale di “The Sandbox”, la piattaforma online che riproduce una struttura simile al mondo reale, su cui hanno investito anche società importanti, come Adidas, e personaggi come Snoop Dogg. La stessa società che ha creato lo yacht propone, sempre nel mondo virtuale, anche altre imbarcazioni, e isole private, andate, pare, letteralmente a ruba.
Quello del Metaverso è un concetto che potrebbe avere applicazioni infinite: dai posti di lavoro, con riunioni e uffici che abbattono definitivamente le distanze fisiche, nello sport, con gare giocate completamente nel mondo virtuale, nell’intrattenimento, ma anche nelle relazioni sociali, permettendo d’incontrare nel giro di pochi secondi persone dall’altra parte del globo, con un effetto di prossimità nemmeno paragonabile a quello delle videochiamate.
Gli esperti e le società informatiche e di gaming sembrano crederci sempre di più: lo stesso Mark Zuckerberg ha annunciato di recente il cambio di nome di Facebook in “Meta”, avviando così la trasformazione del social network in un mondo virtuale, investendo 50 milioni di dollari per lo sviluppo della nuova piattaforma tecnologica, che dovrebbe anche creare 10 mila nuovi posti di lavoro nei prossimi cinque anni, speriamo, in questo caso, non virtuali.
Alessandro Martegani