Foto: STO
Foto: STO

La quinta edizione slovena della più famosa guida culinaria al mondo ha premiato 10 destinazioni con le sue prestigiose stelle, passate da 6 a 13 in un quinquennio, e ha riservato una menzione per un totale di 63 ristoranti, 4 in più rispetto allo scorso anno. E’ questo il quadro di un paese che si sta affermando ogni anno di più come pregevole realtà gastronomica. Il segretario di Stato del ministero dell'Economia, del Turismo e dello Sport, Dejan Židan, ha commentato i risultati ponendo l’accento sulla qualità dell’offerta e sulle caratteristiche di verde e sostenibilità che identificano la Slovenia. Židan si è congratulato con tutti i premiati e ha poi lasciato la porta aperta a tutti gli operatori gastronomici che, secondo lui, meriterebbero di essere presi in considerazione poiché puntano sugli ingredienti del territorio, dando vita a veri e propri capolavori culinari, cui si possono abbinare i fantastici vini sloveni, ha aggiunto il sottosegretario.
A guidare la classifica è ancora una volta la chef Ana Roš, il cui ristorante Casa Franko ha mantenuto il riconoscimento delle tre stelle, quello più alto, seguita dal ristorante Milka di Kranjska Gora con due stelle. Sono 8 gli indirizzi con una stella, sapientemente distribuiti su tutto il territorio nazionale anche per promuovere il turismo da tutto il mondo. Figura per la prima volta in questa lista il ristorante Pavus di Laško, guidato in cucina dallo chef Marko Pavčnik. Ma non finisce qui. Oltre ai ristoranti meritevoli della menzione speciale Bib Gourmand per l'eccellente rapporto qualità-prezzo, a riempire d’orgoglio i promotori di questo motore di sviluppo turistico sono gli otto ristoranti con una stella verde Michelin per la sostenibilità, un risultato tra i migliori al mondo per numero di abitanti. Un riconoscimento questo che rinforza l’obiettivo dell’Ente del turismo sloveno (STO), impegnato ogni giorno a far conoscere la Slovenia come destinazione verde a tutto tondo. Anche in ambito culinario.

Foto: STO
Foto: STO