La Costituzione dello Stato autonomo e indipendente, la Repubblica di Slovenia - ha rilevato il presidente, Borut Pahor - ha rappresentato 28 anni or sono un traguardo di enorme importanza nella storia del popolo sloveno. Nel suo discorso ha quindi posto l'accento sull'importanza di essere sovrani nel proprio stato indipendente. Questo ci permette di reagire a tutti i cambiamenti del mondo globale. Mi permetto di dire -ha osservato ancora il presidente Pahor - che negli ultimi trent'anni abbiamo superato con efficacia compiti non semplici, realizzato importanti progetti. Quale soggetto sovrano rientriamo nel mondo occidentale, nel quale possiamo svilupparci più rapidamente in tutti i settori, viviamo in una società in cui la sicurezza è un valore e rafforziamo costantemente la nostra identità e le nostre peculiarità di popolo, come pure quelle del nostro stato. Non possiamo sapere che cosa succederà in futuro, quali saranno le prossime sfide, tuttavia possiamo dire, anche in base all'esperienza del recente passato, di essere pronti ad affrontarle efficacemente perché possiamo contare sulla nostra sovranità e sul nostro stato.
Al discorso del presidente Borut Pahor in Piazza del Congresso di Lubiana ha fatto seguito un programma artistico intitolato SapereAude, realizzato assieme ai suoi collaboratori dal regista e scenografo Matej Filipčič. Al centro del programma lo status e il significato della scienza, come pure il suo ruolo nella società contemporanea. Nonostante un certo ritardo nel fiorire del pensiero scientifico la Slovenia, con la propria cultura e la scienza, è in grado di iscriversi con onore nel patrimonio dell'umanesimo e dell'illuminismo europeo.
A precedere la cerimonia centrale in Piazza del Congresso la seduta solenne della Camera di Stato con il discorso del vicepresidente Branko Simonovič. L'omaggio alla storia recente della Slovenia ha posto in primo piano le azioni che hanno portato all'indipendenza della Slovenia, la lungimiranza dei politici di allora e della loro azione. Ed è su questa strada che si dovrà proseguire anche in futuro - ha osservato Simonovič - sulla strada della solidarietà e della condivisione, del rispetto delle diversità, rafforzando i rapporti di buon vicinato, perseguendo i valori di libertà, democrazia, lottando per i diritti dell'uomo, per la pace e il benessere, come pure per la valorizzazione della lingua e della cultura slovena.


Miro Dellore

Foto: BoBo
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