Esattamente 30 anni fa, il 17 gennaio 1992, giungeva a Lubiana Francesco Cossiga: l’allora Presidente della Repubblica Italiana fu il primo leader europeo a recarsi in visita ufficiale in Slovenia, per consegnare personalmente l’atto di riconoscimento, firmato lo stesso giorno dai Ministri degli Esteri Gianni De Michelis e Dimitrij Rupel.
Lo ricorda in una nota l’ambasciata italiana a Lubiana, sottolineando come da quel giorno “l’Italia e la Slovenia abbiano costruito una relazione bilaterale intensa ed articolata in campo politico, economico e culturale, costantemente alimentata dalla condivisa adesione ai valori ed al progetto europeo, rafforzata dai comuni vincoli di alleanza e legami atlantici ed arricchita dal contributo prezioso offerto dalla minoranza italiana in Slovenia e quella slovena in Italia”.
Entrambi i paesi, ricorda ancora la rappresentanza diplomatica italiana in Slovenia, hanno affrontato insieme la crisi provocata da una pandemia su scala mondiale” che però ha “ulteriormente rinsaldato il legame bilaterale”.
Particolarmente importanti, aggiunge la nota, sono stati i due anni appena trascorsi per l’intensità della relazione bilaterale Italo-slovena che ha raggiunto “livelli senza precedenti in passato ed ha vissuto un momento di straordinaria rilevanza politica e simbolica con la storica visita dei Capi di Stato Mattarella e Pahor il 13 luglio 2020 a Basovizza e nella finalizzazione, lo scorso anno del procedimento di restituzione del Narodni Dom di Trieste”, “nonché nella celebrazione congiunta della designazione di Gorizia e Nova Gorica a capitale europea della Cultura 2025 e l’avvio di una collaborazione Trilaterale Rafforzata in Nord Adriatico insieme alla Croazia .
“I rapporti di collaborazione e di buon vicinato nel corso di questi trent’anni si sono consolidati – conclude la nota dell’Ambasciata - e trasformati in una relazione di solida amicizia e profonda condivisione di valori comuni che aiuteranno i nostri Paesi a affrontare insieme le sfide poste dalla crisi pandemica”.
(red)