Nonostante i numeri in calo rispetto alla settimana precedente e la diminuzione dell’incidenza settimanale, l’epidemia, secondo gli esperti, a scendere troppo lentamente e quindi l’attenzione tra i cittadini deve restare alta. Il paese anche per i prossimi sette giorni mantiene, quindi, le fasce di colori che sono state aggiudicate la scorsa settimana ad ogni regione, con la Slovenia sud-orientale e l’Oltresava che restano gialle e la regione costiero-carsica che nonostante i numeri da giallo rimane ancora rossa e non raggiunge il resto del paese saldamente colorato di arancione.
Restano quindi in vigore tutte le misure che il governo aveva preso nella settimana precedente, comprese quelle relative all’attraversamento dei confini regionali e di quelli statali (che dal prossimo lunedì vedranno un inasprimento dei controlli sanitari anche per i transfrontalieri).
Continuano le vaccinazioni in tutto il paese, che giovedì 11 marzo hanno raggiunto i 160.685 vaccinati con la prima dose e i 76.537 con la seconda, con una percentuale di immunizzati sulla popolazione generale pari al 7,7%. Nonostante gli accertamenti che si stanno facendo in alcuni paesi europei su alcuni lotti del vaccino AstraZeneca, in Slovenia la sua somministrazione prosegue regolarmente, poiché nel paese sono state distribuite fiale provenienti da altre produzioni e quindi secondo gli esperti non esiste alcun motivo di bloccare questo tipo di antidoto.
Alcuni disguidi sono stati registrati in una scuola di Velenje, che è rimasta chiusa per un giorno dopo che parte del corpo docente era stato vaccinato con l’AstraZeneca. Niente di preoccupante visto che è ormai risaputo che il giorno successivo questo vaccino può causare un leggero stato febbrile e sintomi influenzali di breve durata.
La Slovenia continuerà, quindi, ad utilizzare il vaccino AstraZeneca, ha detto il coordinatore per la parte logistica della campagna vaccinale Jelko Kacin; che ha annunciato inoltre che dopo gli insegnanti probabilmente si inizierà a vaccinare con l'AstraZeneca gli over 65, visto che si pensa di alzare la soglia di età stabilita per la sua somministrazione.
Barbara Costamagna