In un mondo sempre più in disgregazione, che perde punti di contatto e non riesce a trovare o ritrovare anche i più piccoli denominatori comuni, la due giorni sulle sponde del lago di Bled richiama politici, imprenditori, società civile e attivisti per interrogarsi su come costruire un mondo più stabile, più pacifico e soprattutto più sostenibile. E questo avverrà tramite il dialogo per costruire la necessaria consapevolezza che solo costruendo ponti si riescono a superare le divisioni. Quest'anno l'attenzione per il Forum sarà maggiore del solito perché coincide con il momento in cui la Slovenia, in quanto membro non permanente, assumerà la presidenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. E il governo vuole dimostrare la consapevolezza, se non la capacità di Lubiana di affrontare anche i problemi più difficili della comunità internazionale attraverso le sue leve di soft power. E l'agenda del primo giorno prevede subito i temi più importanti del dibattito. Dopo i saluti della presidente Pirc Musar e il tradizionale panel dei primi ministri della ex Jugoslavia, si parlerà di Unione europea, presente la presidente della Commissione Ursula von der Leyen; situazione a Gaza, con la partecipazione dell'ex ministra degli esteri di Israele Tzipi Livni; e conflitto russo-ucraino, con un'intervista all'ex campione di scacchi e attivista Garry Kasparov, dopo che Golob consegnerà a Yulia Navalnaya un premio in memoria del marito morto in un carcere di massima sicurezza russo. Nel corso della giornata e poi martedì si parlerà poi di tutti i principali temi della nostra contemporaneità; allargamento dell'Unione europea, elezioni presidenziali negli USA, sicurezza informatica, lotta alla disinformazione, sicurezza energetica, transizione verde e sicurezza idrica. Temi alti, che riguardano però il nostro quotidiano, a partire comunque dall'accesso al Forum, che anche quest'anno sarà facilitato da un servizio ferroviario per ridurre l'impatto ambientale.
Valerio Fabbri