Il responsabile del dicastero di Lubiana, Marjan Šarec, ha ricevuto con gli onori militari il suo collega croato Mario Banožić per una visita che le parti hanno definito molto utile per lo scambio di informazioni sulla necessità condivisa da entrambi i paesi di aumentare gli investimenti per riformare il sistema della difesa in un'ottica di modernizzazione degli eserciti. Non solo per i ben noti parametri di spesa richiesti dalla Nato, ma soprattutto, hanno spiegato le parti, per l'ambiente di sicurezza completamente diverso nel quale ci troviamo a vivere, con le nuove sfide che passano dalla sicurezza cibernetica fino alle implicazioni della guerra in corso in Ucraina.
La visita mirava quindi a rafforzare la cooperazione bilaterale e regionale in ambito militare, ma non sono mancate occasioni per un confronto sull'attuale situazione politica e di sicurezza nei Balcani occidentali, sulla guerra in Ucraina, sulla cooperazione in seno alla NATO e nell'Unione europea e sulla partecipazione di entrambi gli eserciti alle missioni internazionali di mantenimento della pace, a partire proprio da quelle in Bosnia e in Kosovo. Šarec ha poi voluto ringraziare l'impegno dell'esercito croato durante gli incendi che hanno colpito il Carso questa estate, un esempio di grande cooperazione che potrebbe essere replicato anche nel campo della cura del patrimonio militare e degli studi di storia militare.
In conclusione Šarec ha espresso la convinzione che la natura del conflitto in Ucraina imponga ulteriori investimenti in ricerca e sviluppo per la futura ricostruzione, ma il ministro ha ricordato come sia fondamentale essere consapevoli del pericolo rappresentato dalla situazione nei Balcani occidentali.
Valerio Fabbri