Foto: Radio Koper/Mateja Brežan
Foto: Radio Koper/Mateja Brežan


8 tonnellate di aiuti umantari raccolti in pochi giorni nei quattro comuni costieri e caricati ieri su un TIR della Protezione civile e diretto al centro logistico di Lubiana la cui destinazione verrà definita in base alle necessità. Si tratta in prevalenza di cibo a lunga conservazione, acqua e prodotti per l'igiene. La partecipazione della popolazione locale è stata molto ampia e molto sentita, hanno sottolineato i responsabili dei comitati comunali dell'organizzazione umanitria, ricordando anche l'impegno profuso da parte degli ucraini che già risiedevano in zona in favore dei loro connazionali colpiti dalla guerra, o delle scuole e degli asili, anche quelli con lingua d'insegnamento italiana.

Nel capodistriano, secondo i dati della Croce Rossa, sono giunte già diverse famiglie ucraine, donne e bambini, oltre 50 persone, che sono state accolte da amici, parenti. Così è successo anche in altre località slovene. Presso l'unico centro di accoglienza operativo in Slovenia, quello di Logatec che dispone di circa 300 posti,sono state sistemate circa 150 persone, tanti anche i bambini. Nei prossimi giorni il numero dei profughi è destinato ancora a crescere, il Ministero degli interni fa sapere che in caso di necessità potrebbe venir riaperto il complesso ricreativo di Punta Grossa, di loro proprietà, chiuso oramai da diversi anni. La Slovenia la settimana scorsa, alla pari di altri paesi europei, ha attivato la direttiva sulla protezione temporanea per gli sfollati in fuga dall'Ucraina. (ld)