Foto: Associazione alpina slovena
Foto: Associazione alpina slovena

Un nuovo traguardo, raggiunto con perseveranza e l’aiuto reciproco, per i 19 alpinisti disabili che hanno superato l’altezza del Triglav. La scalata è stata progettata e condotta in sicurezza dalla sezione disabili dell’Associazione alpina slovena, alla quale hanno partecipato anche due guide alpine, diverse guide escursionistiche e un’interprete della lingua dei segni slovena, per garantire sicurezza durante tutta la spedizione. Uno dei loro desideri era raggiungere una vetta che superasse i tremila metri di altezza, ma la maggior parte sono impegnative per i non vedenti, soprattutto sulla roccia, per questo hanno preferito un percorso sulla neve, scegliendo il monte Breithorn, il quale fa parte della catena montuosa del Monte Rosa nelle Alpi Pennine, al confine tra Italia e Svizzera.

Foto: Associazione alpina slovena
Foto: Associazione alpina slovena

Una sfida per tutti, non solo per gli alpinisti affetti da difficoltà motorie, anche per le guide, che hanno dovuto affrontare diverse difficoltà lungo il percorso, infatti hanno affermato che “formare una cordata sulla neve con un cieco non è usuale”. La spedizione è partita il 28 luglio e con tenacia è stata raggiunta la vetta il 29 luglio. Con questa impresa, tutti gli alpinisti che hanno partecipato e la sezione disabili dell'Associazione alpina slovena, hanno dimostrato che con la perseveranza e il sostengo reciproco si può arrivare in alto, anche a 4.164 metri di altezza.

B.Ž.