Avendo i dati individuali dei soggetti positivi al Covid-19, le informazioni anagrafiche, la residenza, indicazoni sul ricovero e stato clinico (indicatore questo della gravità della sintomatologia), di eventuali patologie pregresse e l’esito finale (guarito o deceduto), gli esperti sono in grado di fornire un'analisi numerica precisa e quindi di fare una fotografia dell’impatto dell’epidemia Covid-19 sulla popolazione; sulla mortalità totale per genere ed età a partire dal periodo iniziale e successivamente disegnando la situazione venutasi a creare con la diffusione del contagio. Il primo caso rilevato in Slovenia risale al 4 marzo, riscontrato a un 60-enne di ritorno dal Marocco e poi ricoverato al Centro Clinico di Lubiana. L’intera epidemia è stata caratterizzata da una serie di casi importati da altri Paesi tra cui l'Italia. Subito dopo il governo ha intrapreso misure preventive di sanità pubblica per contenere la diffusione del virus. In seguito, visto il diffondersi dell’epidemia anche nel resto d’Europa, l’esecutivo il 12 marzo ha proclamato l'epidemia.
La diffusione geografica dell’epidemia di Covid-19 non si presenta eterogenea: è stata molto contenuta lungo tutta la fascia confinaria con l’Italia, dall'alto isontino sino al litorale e analogamente lungo la fascia confinaria con la Croazia, ad eccezione di Črnomelj e Metlika nella Slovenia sud-orientale. I contagi nonostante le misure di “distanziamento sociale” intraprese hanno interessato maggiormente le aree centrali della Slovenia e quelle nord-orientali. E proprio a causa della forte concentrazione del fenomeno in alcune aree del Paese, i dati riferiti a livello medio nazionale “appiattiscono” la dimensione dell’impatto dell’epidemia di Covid-19 sulla mortalità totale. Stando ai dati, il 4 maggio l'80% delle vittime, 78 persone anziane con patologie pregresse, si sono registrati nelle case di riposo; 10 i decessi in ospedale e 68 nelle strutture che li ospitavano. Un tributo pesante che ha coinvolto soprattutto gli ultra 85-enni, la maggioranza donne. Complessivamente, il 4 maggio, 17 case di riposo confermavano 320 contagi tra i degenti e 105 tra il personale, per un totale di 405 positivi. In sei case di riposo poi a essere positivi sono stati i soli dipendenti. Nella stessa giornata, il numero complessivo di positivi in Slovenia era di 1445.
Corrado Cimador