A tenere banco è stato soprattutto il Codice di famiglia. Dopo un lungo dibattito il parlamento ha approvato le modifiche richieste in seguito al veto sospensivo del Consiglio di stato, precisamente con 51 voti a favore e 24 contro. In pratica le modifiche determinano che il matrimonio è un’unione tra due persone e i partner dello stesso sesso hanno la possibilità di adottare un bambino. Il segretario di stato Simon Maljevac ha spiegato che le modifiche al codice sono una soluzione sistemica molto semplice da attuare “che vanno a eliminare lo stato di incostituzionalità che si è venuto a creare e la discriminazione ai danni delle coppie dello stesso sesso”. Secondo Maljevac la formulazione secondo la quale il matrimonio è l’unione tra marito e moglie verrà semplicemente sostituita da quella secondo la quale invece è l’unione di due persone. Il segretario di stato Branko Tomažič presentando il veto sospensivo ha spiegato che in questo caso, secondo il Consiglio di stato, le modifiche al Codice di famiglia avevano bypassato la volontà popolare espressa già con i referendum che si sono svolti nel 2012 e 2015. Tomažič ha spiegato che la volontà è stata chiara, quella di negare le adozioni da parte di coppie dello stesso sesso che la nuova legge invece prevede. Durante la presentazione delle posizioni dei gruppi parlamentari il Partito Democratico ha evidenziato come numerosi studi sottolineano che il migliore sistema per lo sviluppo del bambino è quello della famiglia tradizionale; secondo Nuova Slovenia fino a questo momento le coppie omossessuali godevano degli stessi diritti delle coppie etereo ad eccezione della possibilità di adottare bambini e di fare ricorso alla riproduzione assistita. Nessuna madre per quanto buona potrà sostituire la figura del padre e viceversa, sostengono dall’Nsi. Di parere opposto i partiti di coalizione, i quali hanno ribadito l’importanza di rispettare la decisione presa dalla Corte costituzionale che permette di fatto l’adozione da parte di coppie dello stesso sesso. Come hanno ricordato gli Sd in pratica ciò sta già accadendo, ma la Corte costituzionale ha imposto alla Camera di introdurre le soluzioni normative al procedimento. I dubbi sul tema delle adozioni sono decennali e le risposte fornite pure, osservano dal Partito Levica-Sinistra, le modifiche permetteranno semplicemente che i bambini potranno crescere in contesti familiari amorevoli. Il Movimento Libertà vede invece nel veto come un incitamento alla discriminazione delle coppie omossessuali, mentre le modifiche stanno seguendo due sentenze della Corte costituzionale che la vietano permettendo alle coppie omossessuali di poter adottare bambini. Saranno poi i Centri per l'assistenza sociale a individuare il potenziale genitore adottivo idoneo, mentre i singoli tribunali a decidere sulle adozioni concrete dei bambini. Il movimento "A favore dei bambini" ("Za otroke gre") ha intanto depositato all'Assemblea nazionale le firme necessarie per convocare un referendum abrogativo in materia.

Dionizij Botter

 Foto: DZ/Matija Sušnik
Foto: DZ/Matija Sušnik