Il primo a dare formalmente il proprio benestare alla mediazione era stato il sindacato Fides, poi venerdì sera l'esecutivo Golob ha delegato il segretario di stato al Ministero della Salute, Denis Kordež, a firmare l'accordo di mediazione nella vertenza con i medici e dentisti in sciopero. Il compito di mediare verrà affidato all'Ordine degli avvocati della Slovenia. Lunedi scorso, nel confronto tra governo e sindacato era stato concordato che prima del nullaosta finale le basi per la mediazione sarebbero state verificate dagli organismi interni delle parti in causa. In caso di accordo sottoscritto da entrambi, la mediazione potrebbe iniziare già la settimana successiva, aveva detto in quell'occasione Iris Pensa, del centro per la mediazione, il che a questo punto appare possibile. Il presidente del sindacato Fides, Damjan Polh ha ribadito qualche giorno fa di non vedere motivi per un congelamento dello sciopero durante la mediazione, anche se il governo ha più volte insistito su questo punto. Si è poi detto sorpreso, in quanto l'esecutivo Golob ha approvato una proposta di modifica alla legge sul servizio sanitario, la quale estende la serie di prestazioni che i medici sono tenuti a garantire anche durante lo sciopero. Iniziativa che comunque non mette a rischio la disponibilità del sindacato per la mediazione; secondo Polh è però strano che una decisione del genere sia stata presa dal governo proprio mentre sta per partire la mediazione. Lo sciopero, lo ricordiamo, è in atto dal 15 gennaio. Nei giorni scorsi sono stati in Slovenia i vertici della Federazione europea medici dipendenti, ospiti proprio del sindacato Fides. Nell'occasione si sono rivolti al governo invitandolo ad avviare negoziati seri con la controparte, esprimendo preoccupazione per il futuro dei medici e per la salute dei pazienti; si rischia, hanno avvertito, di perdere un privilegio garantito dal sistema sanitario pubblico. Anche alla conferenza del Comitato permanente dei medici europei, tenutasi a Lubiana, è stata rilevata la necessità di garantire migliori condizioni di lavoro e salari adeguati al personale medico per il mantenimento di una sanità pubblica sostenibile.
Delio Dessardo