Boštjan Poklkura ha presentato il piano di lavoro a capo del Ministero degli Interni dinanzi al proposto comitato della Camera, per la seconda volta dopo che è stato già a capo del dicastero dal 2018 e fino al 20220 nel governo guidato da Marjan Šarec. Poklukar ha esordito dicendo di conoscere molto bene il funzionamento e le dinamiche interne al Ministero che andrà a guidare una volto confermato dalla Camera. “Sono molto onorato che il premier Golob ha deciso di propormi, rispetto profondamente la Slovenia e i suoi cittadini e di conseguenza ho deciso di accettare la proposta”, ha detto Poklukar annunciando che intende puntare molto sulla sicurezza “un valore che non può essere dato per scontato e senza la quale non esiste il benessere” ha detto il candidato a Ministro. Tra le priorità che ha presentato nel suo programma pure un nuovo approccio alla politica migratoria, il controllo del lavoro svolto dalla polizia e la lotta alla corruzione. I fondi messi a disposizione dal governo per il periodo 2023 e 2024 sono sufficienti e permetteranno di ammodernare la Polizia, si è detto certo Poklukar, “solamente per il 2023 sono stati messi a disposizione 542 milioni di euro”, mentre con “l’ingresso della Croazia nell’area Schengen seguirò con attenzione che i poliziotti impiegati prima lungo il confine vengano adeguatamente trasferiti a svolgere mansioni di loro competenza”. Tra i punti chiave del suo programma vi sono pure la depoliticizzazione della Polizia, la massima indipendenza dell’ufficio investigativo nazionale, tolleranza zero nei confronti della corruzione e la collaborazione con la procura di stato. Poklukar si è poi detto indignato da quanto emerso dal rapporto sul lavoro svolto dalla polizia durante le manifestazioni antigovernative. Poklukar ha inoltre confermato che continuerà l’opera di rimozione delle barriere fisiche e filo spinato lungo il confine con la Croazia, questo verrà completata entro la fine dell’anno, ha affermato dicendo che è in dirittura d’arrivo una nuova strategia sulle migrazioni che punterà sul rispetto dei diritti umani, sulla solidarietà e sull’ammodernamento della legge sugli stranieri, alla quale stesura partecipano anche le ONG. Infine, il futuro Ministro ha detto di reputare necessaria la semplificazione delle procedure di richiesta d’asilo dei richiedenti.
Dionizij Botter