Foto: Reuters
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Ieri accertati 12.772 nuovi contagi, quasi 4 mila in più rispetto ad una settimana fa, quando sono stati però eseguiti meno test. Si tratta comunque del secodo peggior risultato dall'inizio dell'epidemia dopo sabato, quando erano stati riscontrati quasi 14 mila casi. In una giornata il numero delle persone infette attive è aumentto di oltre 7mila 600unità, la media settimanale dei contagi è oltre 11 mila, più 584 rispetto a ieri e l'incidenza cumulativa su 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni è salita a 5982. Continua a rimanere alto il numero dei contagi giornalieri nella fascia costiera, 295 a Capodistria, 73 a Isola, 72 a Pirano e 9 ad Ancarano.

Risale la curva degli ospedalizzati nei reparti covid ordinari, oggi sono 653 , una ventina in più di ieri (il paziente più giovane ha 21 anni), mentre calano i ricoveri nelle terapia intesive, oggi 130, 5 in meno di ieri. All'Ospedale generale di Isola sono 28 i pazienti covid ricoverati tra cui 6 in terapia intesiva. Preoccupa, in alcuni nosocomi, la comparsa del virus nelle cosiddette zone bianche, dove vengono curati gli altri pazienti. E' il caso dell'istituto di oncologia di Lubiana, che fa parte del centro clinico, dove sono stati registrati contagi da coronavirus; per diversi pazienti è scattata la zona rossa.

Per l'infettivologa Bojana Beović, a capo del gruppo consultivo di esperti per la campagna vaccinale e presidente della Camera dell'ordine dei medici, sarebbe necessario distinguere tra pazienti ricoverati in ospedale per covid e pazienti ospedalizzati per altre patologie e che hanno contratto anche il covid. Beović rileva che i ricoveri per questa malattia aumentano molto lentamente, in modo appena percettibile, affermando che stiamo assistendo a una fase di stabilizzazione; inoltre lasciano gradualmente le strutture ospedaliere persone che erano state ricoverate per la variante Delta del Covid, quella che ha preceduto Omicron. Secondo l'infettivologa a metà febbraio potrebbe iniziare un gradale rientro delle quinta ondata dell'epidemia, questo è il momento di stringere i denti, ha detto. L'alto numero di decessi di questi giorni è secondo Bojana Beović ancora riconducibile alla variante Delta, molto più letale. (ld)