La curva dei contagi è destinata a crescere almeno fino alla metà di novembre ha detto il direttore dell'Istituto nazionale di salute pubblica Milan Krek. L'incidenza su 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni è la peggiore in Europa, anche il quadro epidemiologico a livello locale è molto allarmante, è infetto un abitante su 30. L'indice di trasmissibilità RT è 1,33. Krek ha ricordato che la variante Delta è molto più contagiosa, e che oltre il 57% dei contagi avviene in famiglia, il 13% su posto di lavoro e il 9% a scuola. Quasi il 5% dei malati covid necessità di un ricovero, di questi ben il 27,5 % della terapia intesiva. Gli ospedali sono al limite della saturazione ha detto, sottolineando che la vaccinazione diminuisce le probabilità di ricovero o morte per covid. In merito agli ospedali il Ministero della salute in accordo con le direzioni dei nosocomi ha deciso di sospenere i programmi di cura non essenziali e aumentare le capacità dei reparti covid ordinari da 479 a 590 posti letto e nelle terapie intensive prima a 178 e poi a 182 posti letto.
In attesa delle decisioni del Governo, che potrebbe anche prendere in considerazione l'ipotesi lockdown di 10 giorni del Comitato tecnico scientifico o altre misure anticovid molto più rigide, secondo il direttore Krek sarebbe necessario adottare alcuni provvedimenti e comportamenti come introdurre il lavoro da remoto dove possibile, vietare feste private, controlli più rigidi del Green pass, terza dose per la popolazione anziana (sarebbero già pronte le linee guida per i centri vaccinali), niente lavoro o scuola per chi presenta sintomi sospetti, restare in isolamento per una decina di giorni, indossare la mascherina negli spazi chiusi e all'aperto dove non è possibile garantire la distanza di sicurezza. Test rapidi più frequenti, Krek non ha escluso la possibilità di introdurli anche per i vaccinati. Mantenere le scuole aperte resta una delle priorità, ha concluso Krek. (ld)