Popovič ha ribadito di essere convinto che la consultazione è stata viziata da numerose irregolarità ed errori, ed essendoci una differenza molto piccola tra i due candidati, chiede il riconteggio delle schede in tutti i seggi. Il minimo che si possa fare, anche per rendere legittima l'elezione del nuovo sindaco di Capodistria, ancora Popovič, è ricontare le schede nel seggio "incriminato" dove la Commissione elettorale comunale, nella verifica, avrebbe inidviduato altre 10 schede in favore di Bržan, portando la differenza tra i due da 7 a 17.
Secondo l'avvocato Franci Matoz la Commissione stessa non avrebbe agito in conformità con la legge avendo modificato l'esito del voto di propria mano, intervenendo sul verbale del comitato di seggio. Irregolarità ci sono state in diversi seggi (circa 16) ha detto Matoz; siano state queste intenzionalo o involontarie ma sono state riscontrate, ha aggiunto. Se l'eventuale riconteggio delle schede portasse ad un ribaltone, ovvero alla vittoria di Popovič, il primo cittadino uscente di dice intenzionato a dimettersi immediatamente e chiedere nuove elezioni. Sono pronto anche a questo, non voglio una Capodistria divisa, ha commentato.
In vista della sessione costitutiva Popovič ha detto di non essersi ancora assicurato la maggioranza necessaria a sostenerlo, ho fiducia nei consiglieri neo eletti e nel loro giudizio. Popovič ha smentito che il suo partito Koper je naš - Capodistria è nostra starebbe preparando una manifestazione di protesta per il 21 dicembre. Lo starebbero facendo i suoi sostenitori che chiedono a gran voce il riconteggio delle schede. (ld)