Come noto dalla bozza del rapporto preliminare delle Corte dei conti sull'acquisto di equipaggiamenti sanitari e protettivi durante la prima ondata dell'epidemia di coronavirus emergerebbero sospetti di presunte irregolarità. Sono stati presi in esame 13 contratti per l’acquisto di materiale sanitario e protettivo destinato a fronteggiare l'epidemia di coronavirus. Per ora sappiamo solamente che il presidente della Corte de Conti, Tomaž Vesel, ha inviato alla polizia un documento, nel quale i contratti in questione vengono appunto definiti sospetti. “I revisori hanno valutato la qualità delle forniture considerando le circostanze eccezionali in corso” ha detto Vesel, il governo Janša entrato in carica il 13 di marzo si è infatti ritrovato con i depositi vuoti, mentre l’uscente esecutivo Šarec non ha fornito le indicazioni per gli acquisti necessari. “I soggetti presi in esame” spiega sempre Vesel, di conseguenza, non sono stati in grado di agire efficacemente siccome non erano del tutto chiare le competenze e le priorità e molte persone hanno agito nella completa disorganizzazione, mergerebbe sempre nel rapporto che pubblicato nel mese di febbraio. “Ora è chiaro che tutte le accuse di corruzione sono state inventate” è stato il commento del Ministro sotto tiro da mesi, Zdravko Počivalšek, il quale dice di aspettarsi un lieto fine della storia che lo ha coinvolto in prima persona. Počivalšek ha detto di collaborare nella massima trasparenza con gli organi inquirenti. “La vicenda è stata strumentalizzata dall’opposizione con l’obiettivo di far cadere il governo” ha detto Počivalšek. Ma a tener banco in Slovenia è la Majbert Pharm, l’azienda che fornito mezzo milione di test rapidi antigenici. I due titolari Eferl e Nicoletti non nascondono di vivere nel lusso e nella sregolatezza condividendo via social filmati che li vedono protagonisti a Cancun di feste selvagge a ritmo di trap, belle ragazze e alcool, noncuranti del distanziamento sociale o delle mascherine protettive. Ma a insospettire è il legame che i tre hanno avuto in passato con Dijana Đuđić e Rok Snežič, questi avrebbero facilitato il finanziato dell’SDS attraverso conti detenuti da società di comodo in Bosnia ed Erzegovina, i quali titolari erano appunto Eferl e Nicoletti. L’ex Ministro della Salute che ha firmato i contratti con la Majbert Pharm, Tomaž Gantar ha spiegato che l’acquisto di mezzo milione di test antigenici è stato necessario per l’avvio dello screening di massa della popolazione. “Il contratto può essere rescisso se i test non dovessero adempiere ai standard di qualità richiesti” dice Gantar sostenendo che non era a conoscenza dell’organigramma societario della Majbert Pharm e tanto meno dei presunti legami con l’SDS. “I comportamenti mostrati via social sono indecenti”, ha detto Gantar sottolineando però che l’offerta presentata dalla Majbert era la più vantaggiosa e completa della documentazione richiesta.
Dionizij Botter