Il Consiglio di vigilanza della municipalizzata non nutriva più la necessaria fiducia nei confornti dell'oramai ex direttore Alfred Draščič. La decisione dell' esonero è giunta inaspettata nonostante si parlasse da tempo di interni alla Marjetica. Sorpreso della decisione le stesso Draščič che in un primo commento ha ammesso incomoprensioni con il Consiglio di vigilanza ma non tali da portare al suo esonero. L'azienda municipalizzata è stata affidata protempore a Davor Briševac, presiede dell'organismo di controllo (passato in mano a Vojko Rotar) che già oggi, dopo il nulla osta dei sindaci di Capodistria e Ancarano all'esonero di Draščič e alla sua nomina, potrebbe incontrare i rappresentanti dei lavoratori per capire le motivazioni dello sciopero, che dovrebbe iniziare il 25 febbraio e proseguire ad oltranza.
Il suo primo compito sarà proprio quello di arrivare ad un compromesso per scongiurare la protesta e aprire la strada al dialogo sociale. E' proprio questo, denunciano i dipendenti, che sarebbe venuto meno con la dirigenza Draščič. Le richieste alla base dell'annunciato sciopero sono: aumento del salario base, una assicurazione infortuni collettiva e il pagamento delle ore durante l'agitazione. Secondo l'ormai ex direttore, un aumento delle retribuzioni pari al 3,65 percento causerebbe alla societa' forti perdite, determinando gravi problemi di gestione.
In caso di scopero, fanno sapere dalla Marjetica, saranno garantiti i servizi funebri, l'assistenza invernale, la raccolta dei rifiuti presso le istituzioni pubbliche. Nessuna variazione neppure per i dipendenti del canile comunale e per chi si occupa della cura degli animali in generale. (ld)