La campagna presidenziale slovena entra nel vivo questa settimana, con il via uffiiale che arriverà giovedì 22 settembre, ovvero 30 giorni prima del giorno delle votazioni in programma il 23 ottobre. Le candidature ufficiali potranno essere presentate fino al 28 settembre, con la maggior parte dei candidati che, a quanto pare, si concentrerà principalmente sul contatto personale e diretto con gli elettori.
Al momento alla commissione elettorale nazionale sono arrivate solo le candidature del musicista Gregor Bezenšek e dell'ex ministro del lavoro e capogruppo parlamentare di Nuova Slovenia Janez Cigler Kralj, che conta di raccogliere il voto conservatore oltre a quello della sua base cattolica. In settimana sono già state annunciate le presentazioni delle candidature ufficiali dell'ex ministro degli esteri e vicesegretario del Partito democratico sloveno, Anže Logar, della nota avvocata lubianese Nataša Pirc Musar e del sindaco-accademico di Kočevje Vladimir Prebilič, abile amministratore locale che riuscì a portare investimenti giapponesi nel suo territorio. In attesa di capire se i tre partiti di governo convergeranno sul candidato unico proposto dai Socialdemocratici, Milan Brglez, non è ancora chiaro quanti saranno i candidati in corsa, dopo la clamorosa uscita di scena della candidata del partito di maggioranza, Marta Kos. Secondo le previsioni dovrebbero contendersi il ruolo di capo dello Stato in nove, come già accaduto nel 2002 e nel 2017. Il numero definitivo sarà noto all'inizio di ottobre. Infatti sarà possibile fino al 3 del prossimo mese revocare il proprio consenso alla candidatura. Già chiaro invece il limite di spesa: 0,25 centesimi di euro per elettore idoneo, che scende a 0,15 centesimi di euro in caso di ballottaggio, per un tetto massimo di poco meno di 430 mila euro per il finanziamento della campagna.
Valerio Fabbri