Si discute dal 2014 di introdurre l'opzione di caricare le navi con l'elettricità del porto. Tale scelta porterebbe a un approccio migliore verso l'ambiente e a un miglioramento graduale della vita nella città di Capodistria.
Al momento nel porto vengono utilizzati 20 MW per le navi passeggeri e 10 MW per le navi da trasporto. ''Per abilitare la ricarica delle navi dalla terraferma sarebbero necessari ulteriori 78 MW'', ha spiegato il gestore dell'energia, Goran Matešić. Se tale iniziativa venisse portata a termine, il porto di Capodistria potrebbe diventare il maggior consumatore di elettricità del paese.
L'uso di mezzi elettrici porterebbe alla diminuzione delle emissioni di CO2 nell'aria e migliorerebbe la qualità dell'aria e della vita della popolazione residente nel Capodistriano; inoltre diminuirebbe l'inquinamento acustico causato dal porto. L'iniziativa è nella lista dei progetti importanti previsti dal governo sloveno e si calcola che per la ristrutturazione dello scalo saranno necessari circa 63 milioni di euro. Le spese verranno divise tra il porto e la Eles, ente parastatale per la distribuzione di energia elettrica. Il completamento dei lavori è previsto per il 2030.
Lia Grazia Gobbo
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