L'Ufficio governativo per la demografia chiude dopo meno di un anno di lavoro. Il nuovo governo l'ha abolito con un decreto che entrerà in vigore domani, sabato, e ne ha trasferito i poteri al Ministero del lavoro, la famiglia, gli affari sociali e le pari opportunità. Una decisione scaturita dal fatto che il campo di attività dell'ufficio si sovrapponeva a quello del Ministero stesso. I dipendenti dell'ufficio, 11 in tutto, le risorse materiali, la documentazione e i fondi non utilizzati previsti dal piano finanziario per il 2022 passeranno in blocco al Ministero del lavoro. La direzione dell'ufficio era affidata ad interim a Danilo Lončarič, il quale ha colto l'occasione per fare un bilancio del lavoro svolto, sottolineando l'importanza di rendersi conto che la vita è il massimo che si possa avere. "La demografia non è solo economia, è garantire una vita dignitosa per tutte le generazioni, l'elemento fondamentale dello sviluppo in tutti i segmenti", ha evidenziato. L'ufficio per la demografia, con sede a Maribor, era stato istituito per decreto dal precedente governo, nell'ottobre del 2020, ed era previsto anche dal contratto di coalizione tra Partito Democratico, Partito del centro moderno, Nuova Slovenia e Desus, ma l'entrata in funzione era stata più volte rinviata, per svariati motivi. Inizialmente doveva guidarlo un ministro senza portafoglio, successivamente si è optato per un incarico a livello di direttore. Ad ottobre sello scorso anno la nomina di Danilo Lončarič, soltanto ad aprile di quest'anno l'apertura ufficiale dell'ufficio. Tra i compiti prioritari che ora come detto passano al Ministero del Lavoro, il coordinamento e la messa a punto di interventi nel campo della politica demografica, comprendenti tra l'altro incentivi alla natalità e iniziative per scongiurare le fughe di giovani all'estero, creando al contrario le condizioni per il loro reinserimento nella vita economica del paese.
Delio Dessardo