Indubbiamente sono state le dimissioni della Ministra degli interni Tatjana Bobnar a segnare la settimana politica nazionale. Un tira e molla durato quasi due settimane che ha visto coinvolti la Ministra e il premier Robert Golob, dopo che la Bobnar come pure il direttore ad interim del corpo di sicurezza, Boštjan Lindav avevano evidenziato il tentativo perpetrato dall’esecutivo di politicizzare la polizia con richieste su cambi ai vertici. Golob in aula ha risposto alle accuse dicendo che se politicizzazione c'è stata, ha riguardato solo quella della sicurezza sua e della sua famiglia. In particolare, il premier ha ricordato il suo viaggio a Bruxelles, insieme ai figli, quando sono stati rubati alcuni scatti privati. A sostituire ad interim la dimissionaria Bobnara sarà Sanja Ajanović Hovnik, ministro per la Pubblica amministrazione, secondo informazioni ufficiose tra i candidati potrebbero esserci anche due segretari di Stato presso il Ministero degli Interni, Branko Lobnikar e Tina Heferle.
Ma è stata soprattutto la sanità pubblica, il tema principale che ha tenuto banco, il premier ammettendo che la situazione non è per niente rosea con 130 mila persone senza medico di base e 50 prescrizioni mediche annullate al giorno, Golob ha detto che fino alla riforma in programma nel 2024 i problemi verranno affrontati uno alla volta, nella speranza che questi non vengano politicizzati. Sempre in tema di sanità il Ministro Bešič Loredan ha dovuto rispondere alle accuse mosse da numerosi comuni per la riduzione del servizio medico di emergenza, il Ministro ha detto che la proposta, in questo momento, è solamente un documento che deve essere ancora discusso. L'obiettivo della riorganizzazione della rete del servizio medico di emergenza è, tra l'atro, quello di dividere il lavoro dei medici di famiglia da quello nei reparti di pronto soccorso. Secondo le informazioni trapelate la proposta, elaborata dal gruppo di lavoro, prevederebbe che a fornire assistenza sul campo sarebbero i medici dai centri satellite e da quelli d’emergenza con l’ausilio dei soccorritori provenienti dalle case della sanità inserite nella rete dei centri di pronto soccorso. Queste soluzioni hanno creato malumori anche all’interno della coalizione, il Partito Levica-Sinistra, puntando sul ruolo dei medici convenzionati, ritiene che questi dovrebebro partecipare anche nel fornire servizi di pronto soccorso. A dividere l’opinione pubblica ci ha pensato pure il Presidente Borut Pahor con la decisone “discutibile” di riconsegnare le onorificenze per l’indipendenza alle personalità di rilievo, le quali le avevano restituite nel 1993 in aperto contrasto con l’allora Presidente Kučan, accusato di tradire la nazione. Kučan ha espresso stupore per la decisone di riconsegnare le medaglie, mentre la presidente Pirc Musar ha criticato la decisone di assegnarle nel palazzo presidenziale. Si fanno inoltre sempre più insistenti le voci sull’indagine in corso da parte della procura di stato specializzata che ahnno ad oggetto gli affari condotti dalla Gen-I di Belgrado dove sarebbe pure coinvolto l’allora direttore e attuale premier Robert Golob.
Dionizij Botter