Foto: Reuters
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La Slovenia si sta ritagliando un ruolo primario sulla mappa del ciclismo mondiale. Nell'ultimo quinquennio grazie ai successi e podi nelle grandi corse a tappe, Tour, Giro e Vuelta, la Slovenia ha sovvertito le gerarchie diventando il paese leader nei grandi Giri, senza domenticare le Classiche. E le vittorie e soprattutto i campioni del ciclismo, per restare in tema, hanno tirato una grande volata al turismo sloveno. Lo sa bene anche l'Ente nazionale del turismo che punta per esempio su Tadej Pogačar, Primož Roglič, ma anche Matej Mohorič, Jan Treatnik e Luka Mezgec, per menzionare i cinque che hanno preso parte alla corsa francese, per promuovere il paese sui mercati internazionali in termini turistici. Per esempio, riporta l'Ente nazionale, l'impatto globale è testimoniato dal monitoraggio dai numeri dei social media: i post che menzionano Tadej Pogačar hanno raggiunto oltre 372 milioni di utenti, registrate 2,4 milioni di interazioni con i post.

L'Ente sloveno per il turismo ha comunicato attivamente sui propri canali social durante il Tour con oltre 120 post, che sono stati estremamente seguiti. Hanno riscontrato molto successo anche i contenuti sul sito relativi alle storie di Tadej Pogačar, Primož Roglič e del Tour de France. Nell'ultimo mese ci sono state più di 18.000 visualizzazioni della pagina, con la maggior parte dei visitatori provenienti da Francia, Italia e Germania. Si dicono estremamente soddisfatti dei dati di ascolto i vertici RTV, oltre il 52% degli abbonati, poco meno di un milione di utenti, ha seguito, almeno parzialmente la corsa, mediamente il 7,4% , 142mila persone ovvero il 34% di coloro che stavano guardando la tv. La tappa più seguita è stata la 15esima, quella pirenaica, con la vittoria di Pogačar su Plateau de Beille con uno share del 19%.

Foto: Kolesarska Zveza
Foto: Kolesarska Zveza

E sarà trasmessa in diretta da TV Slovenia e dal portale MMC domani a partire dalle 18, la festa in Piazza del Congresso a Lubiana in onore di Pogačar, che quest'anno ha vinto anche il Giro d'Italia, realizzando la doppietta Giro Tour che mancava dal 1998. (ld)