Sebastian Kurz e Janez Janša hanno affermato che una potenziale seconda ondata del virus non determinerà il blocco della vita pubblica e dell'economia come è avvenuto in primavera durante la prima ondata.
Sul fronte dell'immigrazione illegale, il premier Janša ha ribadito l'importanza della difesa dei confini esterni Ue. Nella sua prima visita bilaterale dall'inizio della pandemia, il cancelliere austriaco, ha sottolineato che l'Europa in un mondo globalizzato deve dimostrarsi solida e competitiva. I rapporti blaterali tra Sloveni e Austria sono buoni, lo ha detto Kurz, sottolineando che l'Ausria è il terzo partner sloveno e principale investitore nel mercato. A proposito Janša ha detto che l'esecutivo sta varando una serie di provvedimenti volti a incentivare gli investimenti in Slovenia. L'Austria è un esempio per la Slovenia per come ha affrontato l'epidemia; si e' dimostrata molto preparata, ha detto il premier Janša, annunciando che nei prossimi mesi d'incertezza epidemiologica sarà di fondamentale importanza collaborare con i paesi vicini.
Per quanto riguarda invece i festeggiamenti del 100enario del plebiscito della Carinzia ai quali parteciperanno entrambi i capi di stato, Borut Pahor e Alexander Van de Bellen, Janša ha detto che l'iniziativa è frutto dell’ottimo clima tra i due paesi il quale indubbiamente faciliterà la soluzione delle questioni ancora aperte che riguardano la minoranza slovena in Austria. Ricordando l'anniversario dell'incendio del Narodni Dom di Trieste e alla sua restituzione alla minoranza slovena, Pahor si è augurato che la cerimonia che la cerimonia del 10 ottobre in programma a Klagenfurt si svolga nella medesima atmosfera.
Dionizij Botter