Si tratterà in pratica del prosieguo della seduta interrotta mercoledì scorso dopo che i servizi giuridici della Camera di Stato avevano individuato alcuni punti in contrasto con la Costituzione e altre lacune nella proposta di legge che introduce, per le scuole private, un finanziamento statale pari al 100 per cento per quanto riguarda la realizzazione del programma obbligatorio e niente finanziamenti per il cosiddetto programma allargato. Modifiche necessarie- ricordiamo- dopo la sentenza della Corte Costituzionale di qualche anno fa e che decretava incostituzionali le differenze di finanziamento statale tra le scuole pubbliche e quelle private. Quest' ultime -secondo la legislazione vigente- ricevono minor contributi e anche perciò I giudici dell'Alta Corte avevano motivato la loro decisione con il diritto a un'educazione gratuita nelle scuole elementari, indipendentemente dal loro status di enti pubblici o privati. Uniti nell' iniziativa "per la tutela della pubblica istruzione" 4 ex ministri del settore Gaber, Zgaga, Čok e Lukšič hanno sottoscritto una lettera di sostegno all' attuale disegno di legge. "La totale parificazione dei finanziamenti porterebbe ad un graduale indebolimento delle scuole statali, ad un calo della loro qualità ed infine ad una sempre più accentuata stratificazione sociale- dicono- ricordando una precedente sentenza della Corte Costituzionale, quella del 2012, che non faceva obiezioni alle attuali modalità di finanziamento.
L.P.A.