Il gruppo di lavoro interministeriale, che ha studiato le possibilità di miglioramento della connettività aerea della Slovenia, vede nella costituzione di una compagnia aerea nazionale attraverso un partenariato pubblico-privato la soluzione più ragionevole a medio e lungo termine. Il Ministero delle Infrastrutture ha presentato nel dettaglio i risultati degli studi sulla connettività aerea della Slovenia e dei suoi effetti economici, su cui sta lavorando da mesi anche il gruppo di lavoro, composto da rappresentanti dei ministeri delle infrastrutture, delle finanze e dell'economia, turismo e sport. La responsabile del gruppo di lavoro, Tanja Šarabon, ha spiegato che il bando pubblico per l'assegnazione di sovvenzioni ai vettori aerei per il miglioramento della connettività del paese non ha portato i risultati attesi, nonostante consentisse la massima possibilità di sovvenzioni, in conformità con le direttive della Commissione europea sugli aiuti statali agli aeroporti e alle compagnie aeree. A questo punto, come detto, la soluzione più appropriata a medio e lungo termine sarebbe un partenariato pubblico-privato. Il gruppo propone al Ministero delle Infrastrutture di avviare le procedure in modo da garantire le condizioni giuridico-economiche, incluse le sovvenzioni statali e altri aspetti legali per la costituzione di un vettore. Il Ministero dovrebbe esaminare la proposta del gruppo di lavoro il prima possibile, definendo anche la sequenza temporale di gestione del progetto. Se il governo decidesse di creare una nuova compagnia aerea, ciò potrebbe avvenire, secondo uno "scenario molto ottimista", nell'estate del 2025. Ma, come sottolineato da Alenka Bratušek, la strada per arrivare ad una decisione definitiva è ancora lunga. In ogni caso, dopo la presentazione dei due studi, è chiaro a tutti quanto siano grandi o negativi gli effetti di una scarsa connettività aerea della Slovenia.
Delio Dessardo