Foto: BoBo
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Le commissioni parlamentari per la Politica estera e la Difesa hanno fatto sapere che la Slovenia sta pensando di chiedere una riunione dell'Assemblea generale dell'Onu per discutere e condannare l'invasione russa dell'Ucraina. Lo ha riferito il presidente della commissione Difesa, Samo Bevk, sottolineando l'importanza di convocare una sessione del Consiglio di sicurezza nazionale assieme ai vertici politici. Matjaž Nemec, dalle file dei socialdemocratici, ha sottolineato che tutta la politica slovena esprime solidarietà con l'Ucraina. A causa della prevista visita del premier, Janez Janša, a Kiev, due funzionari statali si sono recati in Ucraina, dove sono rimasti bloccati dall'inizio del conflitto. Bevk ha precisato che i funzionari sono già in viaggio verso la Polonia assieme ad altre delegazioni estere. Alenka Bratušek ha accusato Janša di essere stato irresponsabile per non aver annullato la visita in tempo.
Alla riunione è intervenuto poi il ministro della Difesa, Matej Tonin. Secondo le sue parole, le sanzioni imposte dall'Occidente alla Russia sono assolutamente necessarie, in quanto un confronto diretto con la Russia non è una delle possibili risposte alla crisi.
La Slovenia è comunque pronta ad accogliere profughi dall'Ucraina. Lo ha fatto sapere il ministro dell'Interno, Aleš Hojs, senza però precisare quante persone il Paese è disposto ad ospitare. Sono già in corso i preparativi per l'istituzione di centri di accoglienza.


E. P.