In Slovenia, un gruppo interministeriale sta studiando modifiche al periodo di assenza dal lavoro per malattia, ma gli esperti esprimono preoccupazioni circa le proposte avanzate. Ogni giorno, circa sei dipendenti su cento si trovano in malattia, con un aumento significativo dei costi per gli indennizzi, che sono passati da 216 a 620 milioni di euro nell'arco di dieci anni. Le ragioni alla base di tale incremento nelle spese sostenute dall'Istituto di assicurazione sanitaria nazionale (ZZZS), che provvede al pagamento dell'indennizzo dopo 30 giorni, sono molteplici e variegate. A causa di forti dolori alla schiena, una persona ha dovuto restare immobile da settembre fino a metà ottobre. La visita ortopedica è stata programmata solo alla fine di dicembre, e la fisioterapia, che dovrà affrontare a proprie spese, è prevista per la fine di gennaio. Lamenta l'inaccettabilità dei tempi di attesa e fa notare che la visita neurologica è costata 100 euro, mentre il trattamento fisioterapico avrà un costo complessivo di 3000 euro. Le lunghe liste d'attesa sono uno dei fattori che prolungano i congedi per malattia, come evidenziato dalle statistiche: nel 2014, circa 3500 persone erano in malattia per più di un anno, mentre nel 2024 si prevede che il numero supererà le 10.000 unità. Secondo Ana Vodičar, dell'Istituto per l'assicurazione sanitaria, l'assenza di una limitazione legale sulla durata del congedo per malattia è un problema, con il Paese che è l'unico in Europa a non avere restrizioni in tal senso. Alcuni pazienti sono infatti in malattia da oltre 13 anni. Le nuove normative in fase di preparazione presso il Ministero della Salute mirano a limitare la durata del congedo, prevedendo eccezioni per alcune condizioni mediche. Vlasta Mežek, direttrice del dipartimento per l'accessibilità e le questioni economiche presso in Ministero della salute, ha anticipato che la limitazione dovrebbe essere fissata a due anni, con un piano di ritorno al lavoro in fase di sviluppo. La proposta prevede l'unificazione delle commissioni mediche dell'Istituto per l'assicurazione sanitaria e delle commissioni per l'invalidità dell'ente pensionistico, al fine di garantire un trattamento completo del paziente, con regole uniformi per il congedo per malattia e la pensione di invalidità. Darja Molan, dell'associazione Europe Donne, ha sottolineato che eventuali adattamenti del posto di lavoro potrebbero richiedere fino a sei mesi. Tuttavia, Metoda Dodič Fikfak, specialista in medicina del lavoro, ha espresso preoccupazione per l'efficacia di un unico organo di attuazione, chiedendo modifiche sistemiche e sollevando dubbi sulla capacità di selezionare esperti adeguati per prendere decisioni sull'invalidità e sul reintegro nel posto di lavoro.
Corrado Cimador