Giovedì sono stati rilevati 1.737 contagi da coronavirus, a fronte di 5.485 test molecolari, il 31,7 percento. Una flessione dei casi di 627 unità rispetto al giorno precedente.
I casi attivi sono al momento 31.757, ben 1.770 in meno rispetto al precedente bollettino. La pressione sulle strutture sanitarie resta stabile, sebbene i numeri dei ricoveri permangano alti; sono 1.059 i pazienti Covid, 28 in meno rispetto al giorno prima, dei quali 269 ricoverati in terapia intensiva, 11 in meno rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore sono decedute 17 persone con sintomi riconducibili alla malattia provocata dal nuovo coronavirus.
Nella fascia costiera sono emersi 62 nuovi casi, 29 a Capodistria, 17 a Pirano, 15 a Isola e uno ad Ancarano.
Al momento in Slovenia non si registrano infezioni da variante Omicron. Il Governo ha disposto l'obbligo del triplo tampone in aggiunta alla quarantena per coloro che provengono da sette Paesi dell'Africa meridionale in cui ci sono focolai e, agli stranieri senza residenza in Slovenia che provengono da questi paesi di entrare nel Paese. Al momento, però, non sono molte le informazioni sulle conseguenze dell'infezione dovute alla nuova variante. È noto, comunque, che le persone contagiate in Sudafrica non hanno avuto necessità di ricovero e hanno tutte una sintomatologia lieve. Desta qualche preoccupazione il fatto che si tratta di persone giovani. Per saperne di più ci vorrà qualche settimana, il tempo necessario ad avere i dati scientifici e verificare se questa variante è in grado di sfuggire al sistema immunitario o resistere ai vaccini. Secondo gli epidemiologi, i vaccini attuali danno una protezione contro le varianti. Quindi la vaccinazione resta la migliore difesa a nostra disposizione contro il virus.
Al momento in Slovenia, una dose di vaccino anti-Covid è stata inoculata al 58% della popolazione, mentre i completamente immunizzati sono il 55%. Somministrate anche 312.800 dosi di richiamo.
Corrado Cimador