Il Collegio di presidenza ha proceduto alla distribuzione dei posti nei gruppi di lavoro, che spettano ai singoli gruppi parlamentari. La suddivisione proposta non ha trovato d’accordo il Partito Democratico che pertanto ha deciso di non proporre i propri candidati per i posti riservati all'SDS. In ogni caso, la Camera di Stato continuerà ad avere 21 organismi parlamentari, 8 commissioni e 13 comitati. Nessuna obiezione su questo punto, complicazioni sono sorte nella conferma del numero dei posti riservati ai gruppi parlamentari nei vari organismi e sulla definizione dei gruppi parlamentari ai quali spettano il posto di presidente e vicepresidente di commissione o comitato. In base alla prima proposta all'SDS doveva andare la presidenza di sei organismi, due invece a Nuova Slovenia. Il capogruppo dell'NSi, Jožef Horvat, ha però proposto un emendamento tale da garantire a Nuova Slovenia una terza presidenza, quella della commissione per il controllo delle finanze pubbliche, inizialmente destinata all'SDS. Horvat ha spiegato che il suo gruppo era disposto a rinunciare a tre vicepresidenze per far passare l'emendamento, come forma di compensazione. Ha ricordato che la presidenza della commissione per il controllo delle finanze pubbliche e di quella per il controllo dei servizi di informazione e sicurezza spettano entrambi all'opposizione e che sarebbe corretto ripartirle tra SDS e Nuova Slovenia. Una proposta contestata però dal partito di Janša; secondo la capogruppo Jelka Godec ciò non è conforme al regolamento della Camera di Stato e all'accordo sulla ripartizione dei gruppi di lavoro. La proposta di Nuova Slovenia è poi passata con il sostegno di Movimento Libertà, Socialdemocratici, Sinistra e Nuova Slovenia, il Partito Democratico ha votato contro. In base alla distribuzione passata a maggioranza le presidenze degli organismi parlamentari saranno così ripartite: nove al Movimento Libertà, cinque all'SDS, tre all'NSi, due all'SD, una alla Sinistra. La presidenza della commissione per le nazionalità viene ricoperta da uno dei due deputati ai seggi specifici. Se l'SDS non procederà alla nomina dei propri presidenti e vicepresidenti negli organismi, le audizioni dei candidati ministri, previste già per questa settimana, verranno guidate dagli altri vicepresidenti.
Delio Dessardo