Come annunciato nei giorni scorsi dal Ministro dell'Interno, Aleš Hojs, per contrastare il diffondersi delle nuove varianti di Covid, con lunedì, 8 marzo, vengono reintrodotti punti di controllo ai valichi interni dell'area Schengen, con Italia, Austria e Ungheria; per quelli principali con l'Italia saranno operativi 24 ore su 24 a quelli di Vrtojba, Fernetti e Scoffie-Rabuiese. I valichi minori saranno aperti soltanto determinate ore al giorno; la polizia aggiornerà costantemente l'elenco sul proprio sito. Infine, i valichi utilizzati prevalentemente da proprietari di terreni o immobili; resteranno aperti e soggetti a controlli a campione da parte della polizia. Il passaggio di questi confini è permesso esclusivamente ai residenti nei comuni di frontiera. Sempre con lunedì 8 marzo, in due regioni della Slovenia sudorientale con un quadro epidemiologico nettamente migliorato riaprono i servizi di ristorazione, ma soltanto quelli che dispongono di spazi aperti come giardini e terrazze. Orario di apertura autorizzato dalle 6 alle 19, naturalmente rispettando rigorosamente le misure anticovid.
Per quanto riguarda la scuola, riprendono la didattica in presenza anche gli studenti delle prime tre classi delle medie superiori. ma con il modello C; metà aula alla settimana in presenza, per l'altra metà didattica a distanza, con alternanza settimanale. Un'altra novità, mascherine obbligatorie in aula anche per gli alunni delle elementari, dalla sesta classe in su', misura che vale pure per gli studenti delle superiori. E sarà questa la settimana della vaccinazione con priorità riservata al personale scolastico; dalle varie istituzioni, asili e scuole, sono già arrivate richieste da parte di circa 65 mila interessati alla vaccinazione. Ricordiamo infine che il Ministero della Salute, assieme a Istituto Nazionale di Salute pubblica e Ufficio governativo per le comunicazioni ha deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione invitando i cittadini a vaccinarsi, prevista una rete di informazione che coinvolgerà anche i social e i mezzi di informazione regionali.
Delio Dessardo