La Corte Suprema ha annullato la sospensione del decreto sul finanziamento del servizio pubblico della STA e stabilito che, secondo la legge, lo stato è tenuto a garantire finanziamenti per il 2021 in conformità con il piano aziendale. Nella motivazione della sentenza, la Suprema Corte tra l'altro sottolinea che il finanziamento del servizio pubblico della STA spetta al suo fondatore, in questo caso lo Stato, cioè la Repubblica di Slovenia. La sospensione temporanea del decreto non costituirebbe quindi alcun ostacolo al pagamento statale del compenso per il servizio pubblico svolto, in quanto la base giuridica per la copertura finanziaria del servizio è rappresentata già dalla legge sulla STA e, soprattutto per il 2021, dal settimo pacchetto di leggi anti-Covid. Al contempo, rileva che la STA non è riuscita a dimostrare che avrebbe ricevuto un risarcimento statale semplicemente bloccando il regolamento. Dall'agenzia dicono di aspettarsi che dopo la sentenza della Cassazione vengano meno i pretesti addotti dall'ufficio governativo per le comunicazioni per non finanziare il servizio pubblico. Da rilevare, a proposito del braccio di ferro in corso, che il presidente della repubblica, Borut Pahor, si è fatto promotore di un incontro, in programma questo martedì, tra il direttore della STA, Bojan Veselinovič e il direttore dell'Ufficio governativo per le comunicazioni, Uroš Urbanija. Un tentativo recita una nota dell'ufficio di presidenza, di trovare una soluzione alle questioni che hanno portato all'interruzione dei finanziamenti per il servizio pubblico svolto dall'agenzia. Nei giorni scorsi Pahor aveva ricevuto una lettera nella quale il direttore della STA gli chiedeva di intercedere presso il governo in modo da garantire la ripresa dei finanziamenti.
Intanto, anche la Commissione europea torna a sollecitare il governo sloveno, affinché' garantisca autonomia e finanziamenti adeguati all'agenzia di stampa STA, per il suo ruolo di servizio pubblico. L'esecutivo comunitario segue attentamente gli sviluppi della questione e anche i procedimenti giudiziari in corso. Bruxelles risponde così alla lettera inviata recentemente dalla STA in cui si avvertiva che l'agenzia dispone di liquidità per saldare un solo mese di retribuzioni" e chiedeva alla Commissione europea qualche passo più concreto per far sbloccare i fondi spettanti alla STA dal bilancio statale.
Delio Dessardo