Il vaccino è l'unica soluzione per uscire da una situazione che ha generato una crisi senza precedenti, ed è l'unica alternativa valida per tornare alla normalità. La volontà e la determinazione a rialzarsi ovviamente non bastano serve una grande mobilitazione e l'industria vuole dare il proprio contributo. Particolarmente attive a riguardo le industrie per la produzione di alluminio per il settore automobilistico a quelle farmaceutiche che con grande senso di responsabilità hanno aderito e offerto la propria disponibilità. Ben intenzionate a ripartire, dopo il lockdown, osservando un rigido protocollo anti-Covid, colossi come Livarna Maribor, Cinkarna Celje, Talum specializzate nella produzione di prodotti forgiati, pressofusi e lavorati per l'industria automobilistica e altresì case farmaceutiche come Krka, Lek e Novartis, sono impegnate a monitorare costantemente tutto il personale. Compiono periodicamente i tamponi rapidi e svolgono varie campagne di screening con i test sierologici. Inoltre, si sono attivate nella campagna vaccinale in sinergia con le autorità sanitarie preposte e allestito sedi vaccinali all'interno dei loro stabilimenti, reputandolo un dovere non solo per tutelare l'incolumità dei dipendenti, ma anche della popolazione. L'attenzione e le misure contro il rischio di contagi sono massime nei citati complessi industriali e seppur mancano dati precisi sul numero di dipendenti sottoposti alla vaccinazione, all'unisono riferiscono che il numero di somministrazioni effettuate è in linea con la media nazionale e in taluni casi anche superiore.
Corrado Cimador