In Slovenia questa domenica si sono registrati 74 nuovi contagi da Sars- Covid2 su 1034 tamponi, con una percentuale media di contagi del 7,25%. 14 i ricoverati dei quali e 5 i pazienti in terapia intensiva e un decesso. Il maggior numero di positivi si è registrato a Lubiana e Maribor con 7 casi mentre un nuovo positivo sul Litorale.

Un quadro poco rassicurante quello dell’epidemia di Nuovo Coronavirus in Slovenia. Numeri in costante crescita come ha sottolineato il portavoce del governo Jelko Kacin, nonostante le consuete cifre più basse del weekend dovute al numero inferiore di tamponi processati. Peggiora leggermente anche la situazione degli ospedalizzati, che stanno costantemente aumentando, delineando una situazione che ha detta di Kacin non sembra in alcun modo tranquillizzarsi, mentre si resta in attesa del vaccino, per il quale in Europa si sta lavorando per far sì che sia disponibile a tutti a costi calmierati.

Kacin ha ricordato le misure che entrano in vigore questa settimana per gli spazi comuni dei condomini, dove dovranno essere a disposizione degli abitanti disinfettati, da utilizzare prima di entrare in ascensore. Il portavoce ha ricordato, invece, che da oggi nelle aule scolastiche e nelle palestre tutti gli alunni e gli studenti non saranno più tenuti a tenere la mascherina, mentre dovranno continuare ad utilizzarle negli spazi comuni. Kacin ha concluso affermando che se la tendenza in corso proseguirà nei prossimi giorni saranno prese dal governo ulteriori misure, anche se per ora non è stato ancora deciso nulla di concreto.

La direttrice della clinica per malattie infettive di Lubiana Tatjana Lejko Zupanc per quanto riguarda i casi di infezioni emersi all’interno di alcune strutture ospedaliere della capitale, ha ammesso gli errori fatti, garantendo che si lavorerà il più possibile per far sì che situazioni di questo tipo non avvengano più. Ha detto, infine, di augurarsi che quest’anno i cittadini più a rischio scelgano di vaccinarsi contro l’influenza, in modo da ridurre eventuali criticità.

Barbara Costamagna

Foto: Reuters
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