
Nell'ultimo anno l'odio verso le minoranze sessuali è aumentato in maniera significativa, anche per il mancato intervento delle istituzioni competenti che non adottano le contromisure adeguate per evitare il diffondersi di una vera e propria campagna d'odio nei confronti dei membri delle comunità LGBTIQ+. La denuncia è arrivata nell'ambito di un progetto dell'unità per la protezione dei diritti delle persone appartenenti alla comunità arcobaleno, che riunisce diverse associazioni quali TransAkcija e Open. Tra gli esempi del 2024 che, secondo i rappresentanti dell'iniziativa, confermano i dati sull'aumento dell'odio verso le minoranze sessuali, è citata la proposta dell'SDS di modificare il Codice penale per vietare contenuti relativi all'identità sessuale nelle scuole. Da par suo l'Associazione per l'infanzia e le famiglie ha pubblicato un manuale di comportamento, indirizzato ai genitori in età scolare, per esercitare pressione nei confronti delle attività della comunità arcobaleno nelle scuole.
L'iniziativa, inoltre, ha dato vita a un rapporto che ha analizzato più di 500 articoli, il 60% dei quali riportava notizie ostili, negative o sensazionalistiche sulla comunità LGBTIQ+, prendendo di mira in particolare le persone transgender con resoconti negativi. Di questi, 157 articoli erano direttamente ostili o contribuivano a diffondere stereotipi, incitare all'odio, o prendere in giro le minoranze sessuali. Il problema vero però è che due terzi degli articoli provengono da cinque fonti mediatiche, almeno tre delle quali hanno legami con organizzazioni politiche di destra. Per questo, hanno concluso, il mancato intervento delle istituzioni competenti aggrava una situazione già delicata.
Valerio Fabbri
