Una crescita economica del 3,7 percento in Slovenia nel 2021. Il Fondo Monetario Internazionale conferma le previsioni precedenti; nel 2022 l'incremento dovrebbe invece essere del 4,5 percento. Si avverte comunque che i rischi rimangono e sono sempre legati ad una possibile nuova epidemia di Covid 19, che metterebbe in difficoltà la ripresa. Il pericolo c’è ed è rappresentato dalle nuove varianti di coronavirus, da eventuali ritardi o contrattempi nella campagna di vaccinazione o squilibri sui mercati finanziari internazionali. Per quanto riguarda l'economia mondiale va meglio del previsto, con il Pil atteso in aumento quest'anno del sei percento. Anche in questo caso il Fondo avverte: "C'è forte incertezza sulle stime e anche se la crescita accelera il futuro presenta sfide difficili; la ripresa è a diverse velocità. A livello internazionale i Paesi devono lavorare insieme per assicurare una vaccinazione universale. Accelerare sulle vaccinazioni richiede un aumento della produzione e della distribuzione, evitare i controlli all'export e assicurare un equo trasferimento delle dosi in eccesso". Tornando alla Slovenia, cala anche a marzo la disoccupazione su base mensile. I senza lavoro ufficialmente registrati erano 82.638, il 6,1 percento in meno rispetto a febbraio. Su base annua invece l'incremento è stato sempre del 6,1. Tra quanti hanno trovato un lavoro a marzo, figurano in prevalenza commessi, manodopera nell'industria dei semilavorati e dell'edilizia, ma anche addetti alla pulizia in uffici, alberghi e altre strutture.
Su base annua il maggiore incremento di disoccupati è stato riscontrato nella fascia costiera, con il 16,5 percento.
Delio Dessardo