Nella sessione straordinaria della camera di stato, i gruppi parlamentari hanno discusso la bozza del piano di ripresa e resilienza, preparato dal governo, con il quale la Slovenia potrà utilizzare i fondi attraverso il meccanismo dell'Unione Europea per far fronte alle conseguenze economiche e sociali della pandemia di coronavirus. I gruppi parlamentari di opposizione: Lista Marjan Šarec, Socialdemocratici, Sinistra e Partito Alenka Bratušek, accusano l'esecutivo di aver redatto l'importante documento di sviluppo strategico in segreto e senza un'ampia discussione pubblica con tutte le parti interessate, di aver incluso investimenti eccessivi nelle infrastrutture e indebitamente collegati alle riforme strutturali e alle politiche di sviluppo.
Il governo precisa che la bozza non vanta più la dicitura "riservato" ma è di dominio pubblico. Zvonko Černač, ministro per lo sviluppo e per la politica di coesione europea, che sovrintende alla preparazione del piano, respinge con fermezza le accuse. Precisa che le procedure relative alla messa a punto del piano nazionale sono molto complesse. Gli investimenti e i progetti devono essere collegati a riforme strutturali e raccomandazioni ai membri nel processo di coordinamento delle politiche economiche e fiscali nell'UE. Devono seguire la transizione verde e la digitalizzazione e il principio di non danneggiare in modo significativo gli obiettivi ambientali dell'Unione.
Per la Slovenia sono previsti, 5,2 miliardi di euro, di questi 1,6 miliardi a fondo perduto.
L'impianto del piano sloveno prevede 9 aree di investimento: mercato del lavoro, sistema sanitario, tutela sociale e assistenza a lungo termine, sistema fiscale e finanziario, ambiente favorevole alle aziende, rivoluzione verde e transizione ecologica, digitalizzazione e innovazione, conoscenza e istruzione e infine, turismo e cultura. Al sistema sanitario andrebbero circa 500 milioni di euro, mentre per l'infrastruttura dei trasporti, la mobilità e le energie rinnovabili 2,2 miliardi di euro.
I promotori della riunione odierna hanno preparato una proposta e una serie di raccomandazioni, che sono state respinte dalla commissione per gli affari dell'UE durante la sessione straordinaria della scorsa settimana. Tuttavia, l'SD, insieme alle altre forze di opposizione, ha illustrato un proprio piano alternativo.
Il piano deve arrivare a Bruxelles entro la fine di aprile, la commissione europea avrà quindi due mesi dalla presentazione dello stesso per esprimersi. La valutazione dovrà essere approvata dal Consiglio europeo che si esprimerà a maggioranza qualificata su proposta dell'esecutivo comunitario.
Corrado Cimador