Foto: BoBo
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La legge sulla registrazione delle ore di lavoro entrerà in vigore a partire da lunedì prossimo, come annunciato dal ministro del lavoro Luka Mesec. Sarà possibile inviare osservazioni tramite un indirizzo e-mail dedicato per i prossimi tre mesi, durante i quali il governo apporterà eventuali modifiche alla legge in base alle segnalazioni ricevute. L'ispettorato nazionale al lavoro agirà come consulente sul campo durante questo periodo di transizione. Il Ministro ha respinto le speculazioni riguardo a un possibile congelamento dell'attuazione della legge, sottolineando che il capo dicastero dell'economia Matjaž Han è favorevole a modifiche ritenute poco pratiche, in risposta alle richieste dei datori di lavoro. La legge, coordinata con il Consiglio economico-sociale, è stata approvata dal governo e dal parlamento, con un periodo di sei mesi concesso ai datori di lavoro per prepararsi. Nonostante l'iniziale assenza di problemi, le segnalazioni varie hanno suscitato diffidenza. Il ministro del lavoro ha dichiarato che, sebbene il governo non possa bloccare l'applicazione della legge, verrà aperto un indirizzo e-mail specifico per segnalare eventuali problematiche. I servizi professionali esamineranno le segnalazioni, e se necessario, sarà effettuata una revisione della legge tra tre mesi. Durante questo periodo, l'ispettorato per il lavoro fungerà principalmente come consulente sul campo, fornendo assistenza alle aziende nell'applicazione della legge. La nuova legge prevede la registrazione dettagliata delle ore di lavoro, l'informazione dei dipendenti, la conservazione permanente delle registrazioni, registrazioni elettroniche obbligatorie per i trasgressori, sanzioni più severe e l'autorizzazione agli ispettori di infliggere sanzioni. Queste modifiche derivano dagli avvertimenti dell'ispettorato sulla necessità di migliorare il controllo e le punizioni per le violazioni legate alle ore di lavoro, pause e riposi nei rapporti di lavoro. I sindacati sostengono la legge e si oppongono fermamente a una sospensione della modifica, mentre la Camera di Commercio chiede il congelamento, sostenendo che la legge porta a burocrazia e costi aggiuntivi senza garantire la prevenzione di abusi.


Corrado Cimador