Le misure come ricordiamo prevedevano l'obbligo del rispetto del criterio GV, guarito o vaccinato, cancellando il criterio testato. Se i giudici costituzionali non avessero sospeso l'attuazione del decreto, sarebbero sorti numerosi problemi sul piano organizzativo per garantire un numero sufficiente di dipendenti per l’operatività nella polizia, nelle carceri e nelle unità amministrative. L'amministrazione statale impiega 31.000 persone, ma non si sa quanti effettivamente corrispondano ai requisiti richiesti, cioè guarito o testato. La richiesta di verifica della legittimità costituzionale era stata inoltrata dal sindacato della Polizia. Rammarico per la decisione dei giudici è stata espressa dal governo. Il ministro della pubblica amministrazione, Boštjan Koritnik ha detto che si rispetta il verdetto, ricordando che si tratta comunque di una sospensione temporanea, non permanente.
Soddisfazione viene invece espressa dal sindacato della polizia, Rok Cvetko a capo del sindacato ha detto di attendersi che i datori rispettino la decisone della Corte. Secondo il sindacato della polizia la decisone presa dalla Corte costituzionale ha evitato possibili limitazioni del governo ai diritti umani e alle libertà della polizia e dei restanti dipendenti dell’amministrazione statale. Come ha sottolineato il sindacalista Cvetko: “la sospensione, in questo momento, è un monito al governo, uno specchio alla condotta che ha evidenziato un peggioramento sul piano del rispetto degli standard giuridici e democratici”. Dal sindacato si augurano che in futuro l’esecutivo prenderà decisioni ponderate e nel rispetto dei diritti dei lavoratori e nello spirito della partnership sociale.
Riprendendo il legale Nataša Pirc Musar, la quale ha inoltrato il procedimento di giudizio di costituzionalità anche Cvetko ha ribadito il concetto che la vaccinazione obbligatoria andrebbe disciplinata con un’apposita legge e non con i decreti governativi. E intanto il Ministro per la pubblica amministrazione, Boštjan Koritnik, rammaricato per la decisone presa dai giudici ha detto che il verdetto va rispettata ma ha pure ricordato che si tratta comunque di una sospensione temporanea, non permanente. “Il quadro epidemiologico è inclemente e bisognerà adottare delle soluzioni durature”, ha spiegato il Ministro condannando le manifestazioni di protesta di mercoledì’: “Hanno messo arepentaglio la salute delle persone e sono frutto di uno squallido tentativo di raccolta del consenso politico”. “Io come i miei colleghi al Ministero siamo di continuo oggetto di minacce di morte da parte dei no Vax” ha detto Koritnik puntando il dito nei confronti dei media, i quali starebbero dando troppa importanza ai movimenti No Vax.
Dionizij Botter